Thank You @ Officina49, Cesena (23/10/2009)

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Uno con un briciolo di sale in zucca si prende in carico la sconfitta ideologica e culturale, se ne torna zitto zitto affanculo nel suo angolo a leccare le ferite e smette di rompere le palle. Nel senso: suonavano i Mudhoney a Bologna e tu cosa cazzo ci facevi a vedere Thank You a Cesena? La risposta è che noi di Bastonate amiamo coprire più eventi la sera stessa. La risposta vera è che sono un pigro del cazzo e Bologna sta a un centinaio di Km da casa mia. Contrariamente all’Officina49 che posso raggiungere in auto con un briciolo di relax in più nell’ordinare il secondo jagermeister. Comunque Thank You è un gruppo USA su Thrill Jockey, e a parte tutte le parentele suonano post-rock. Diffidate da quelli che non vi dicono per filo e per segno cosa intendono per post-rock: probabilmente sono fan dei Mogwai. Che per carità, massimo rispetto (se piacciono a Michael Mann, dico…), ma per me post rock vuol dire più o meno cloni dei Don Cab con la pacca. Gli altri sono post qualcos’altro. Nel caso specifico, cloni dei Don Cab con la pacca E un sacco di influenze kraut-drittose, tipo Damon Che meets Electrelane meets Barbapapex. Da cui l’altra grande domanda: come può un gruppo suonare drittissimo e stortissimo allo stesso tempo? Probabilmente è una questione di attitudine di chi ascolta, o forse basta far pender l’ago della bilancia da una parte o dall’altra a seconda dei pezzi. Sia quel che sia, è musica che acchiappa un sacco. Strumentale, ovviamente: un batterista che mena come il cristo e due che si alternano tra tastiere chiassosissime e chitarre chitarrosissime. Roba un sacco storta e un sacco dritta, orecchie che sanguinano e tutte quelle robe lì. E questo sarebbe un post divulgativo, tipo “non perdeteveli, sono in Italia”. Ma la realtà delle cose è che sono già partiti per Francia e Belgio. Comunque i voli low-cost costano poco.  Essendo low-cost.

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