Non credo di essere stato allo stesso concerto che stamattina la gente dà per “deludente” o “palloso” o “dove ha messo la voce”. L’unico vero difetto è che non era un concerto elettrico, AKA niente urli lancinanti nè muri di chitarre.
Il resto mi ha spaccato in due, come sempre.
io metto la crocetta sul “dove ha messo la voce”, come l’avevo messa l’ultima volta al Bronson.
Ma il punto non è questo. Il punto è che le prime due volte che l’ho visto mi ha ucciso… emozione e pelle d’oca alta così.
Adesso invece neanche un cazzo di brividino lungo la schiena. E uno non è che li comanda, i brividini lungo la schiena.
PS: non gli passo neanche il pressapochismo su Leonard Cohen.
io sto facendo la lista dei dieci cazzo di brividini che mi hanno rabbrividito di più, cerco di tenerla equilibrata e funzionale al risultato finale. sarà che avevo dormito tre ore e mi sentivo emo. 🙂
io sto con kekko. ieri sera micah ha fattoil concerto più fragile di sempre. sembrava che ci avesse accolto sotto il portico di casa sua. per raccontarci com’è che andava e farci sentire qualcosa di nuovo che gli passa per la testa. ma neanche tutto. ce lo abbozzava. ansioso di passare alla traccia dopo. masticava le canzoni piano. dovevi stare lì a concentrarti e entrare in quello che era il filo di se stesso.
io mi sono commossa tanto.
e sono stata anche stupita dal set tutto acustico.
ho sofferto molto a vederlo così magro e trasparente però.
pace e bene.
oh, ma che è, è davvero magrissimo… non vedo l’ora di vederlo anche io domani sera. gli porto un gianduiotto.