DISCONE: The Third Eye Foundation – The Dark (Ici d’Ailleurs)

 
Continuo a non capire come mai Matt Elliott abbia voluto rispolverare l’antica ragione sociale Third Eye Foundation, dal momento che poco o nulla è cambiato rispetto alla più recente fase nel segno delle ‘Songs‘: la materia sonora di The Dark è infatti praticamente la stessa di prima, strati su strati di dolentissime note di chitarra piano violini tzigani il tutto poi riprocessato elettronicamente e mandato in loop sopra un coro di “oooh oooh” fantasmatici da qualche parte lontano nella nebbia, giusto con qualche spippolamento in più di manopole sul campionatore (ad opera dell’amico Manyfingers e di un tizio francese che si fa chiamare “Cappellaio Matto“). L’unica vera differenza è che questa volta non ci sono più i testi, sostituiti da lamenti senza parole che racchiudono in sè tutta la rabbia e l’impotenza e la frustrazione e la disperazione del mondo; ma il mood da guerra armata, da resistenza silenziosa, da ingiustizie incassate e soprusi mandati giù con la sola forza della speranza in un riscatto che tarda a manifestarsi, quel mood è lo stesso di sempre. Ogni suono, ogni movimento, ogni passaggio di un album letteralmente commovente per ispirazione e rigore non è altro che la resa in musica del furore dei vinti, dello sdegno dei milioni di umiliati ogni giorno dai maiali che ci circondano. Fin troppo emblematici in questo senso i titoli: Anhedonia (termine psichiatrico che descrive l’incapacità del paziente a provare piacere), Pareidolia (da wikipedia, la tendenza istintiva e automatica a trovare forme familiari in immagini disordinate; questo è il secondo risultato che compare digitando “pareidolia” su Google Immagini), fino alla conclusiva If You Treat Us All Like Terrorists We Will Become Terrorists, che se ci pensate bene è l’esatta condizione in cui viviamo attualmente. The Dark è probabilmente il disco “politico” tout-court del decennio, secondo solo a Omega di Robert Hood, pilastro assoluto di radicalità e visceralità morale pressochè impossibile da eguagliare; emblematico che in entrambi i dischi non venga pronunciata una sola parola.

5 pensieri su “DISCONE: The Third Eye Foundation – The Dark (Ici d’Ailleurs)

  1. Pingback: Vitaminic

  2. non so se ho scaricato il disco giusto ma, a ben vedere, questo nuovo suona esattamente come un
    disco di third eye foudation (diciamo periodo “Little Lost Soul”). mica tanto “songs”…

  3. per me la linea di continuità con la roba ‘solista’ (da “The Mess We Made” in poi) è evidente; voglio dire, The Dark non sarebbe potuto uscire dopo Little Lost Soul o comunque senza considerare tutto quel che c’è stato in mezzo.. siamo tutti d’accordo comunque sul fatto che sia un gran disco, questo è l’importante 🙂

  4. Pingback: The Broken Man. « -bastonate-

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