Non so esattamente perché non amo i Big Business. Nel senso, da un gruppo che è in pratica la sezione ritmica dei Melvins ti aspetti di sborrarci sopra come se non ci sia un domani, ecco tutto. Probabilmente è il genere che fanno. Così insomma, ora i Big Business mi hanno ascoltato e hanno cambiato genere, licenziando un EP di quindici minuti, roba crust pesa prodotta a cazzo di cane con delle batterie che SBOMBANO più un paio di pezzi gruva unsaniani insensati di un minuto l’uno e qualche parte vocale che per mezzo secondo sembra tassata pari pari dal primo disco dei Life Of Agony. Notizie aggiuntive: è un’altra band, a cui è stato deciso di dare un nome sfuggente e poco memorabile, White Shit. L’organico si fregia, oltre che dei due Big Business, dell’apporto di Andy Coronado, uno che è stato dentro a Monorchid, Glass Candy e soprattutto Wrangler Brutes, uno dei miei gruppi preferiti della mia giovinezza (specie da quando li ho scoperti un annetto fa scarso inculando una cassetta ad un amico). DISCONE, direbbe Reje se si degnasse di postare ogni tanto. Naturalmente noi non incoraggiamo il download illegale, quindi vi consigliamo di emigrare in uno stato in cui il download non sia proibito dalla legge e dare un’occhiata al solito Worried Well –uno dei miei blogghe preferiti, rispetto agli m-blog tradizionali screma tantissimo, con un certo qual stile. Ora gli scrivo e gli chiedo di uscire, o quantomeno di ospitarmi in Scozia. Che poi insomma, roba buona o cattiva che sia il premio per la cover più gay del 2009 lo vanno a ritirare a man bassa.