L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 13-19 dicembre

Le vacanze di Natale si avvicinano per tutti e di conseguenza anche i concerti diminuiscono. Questa sera per esempio c’è soltanto il pornesco Ludovico Einaudi all’Arena del Sole, per i più facoltosi; tutti gli altri si attaccano al cazzo. Domani chi non sarà a Roma a farsi massacrare di legnate dagli sbirri potrà scegliere tra una rosa di alternative: i Nomadi all’Europauditorium (non ho neanche controllato prezzi e orari perché il rischio di trovarci un esercito di baciapile lobotomizzati agghiaccianti è più alto che a un intero tour dei Gen Rosso, quindi personalmente preferisco evitare), sbronzarsi da qualche parte a caso fino al coma etilico, emigrare o togliersi la vita direttamente in maniera rocambolesca.
Mercoledì serata indimenticabile per le teste metal ricche: all’Estragon dalle 19.30 uno dopo l’altro Suicidal Angels, Death Angel, Exodus e Kreator in trip revivalistico spinto dei magici anni ottanta thrash metal a base di cascate di riff taglienti e pulitissimi, cambi di tempo a strafottere, latrati da bastardino con la raucedine, scarpe da ginnastica bianche, jeans strizzapalle e giubbetti con tante tante tante toppe di gruppi impresentabili. All’entrata vi verrà chiesto di recitare a memoria un testo a caso dal primo dei D.R.I., e se non lo sapete cazzi vostri. Alla faccia della crisi, il biglietto costa trentotto euro. C’è anche un’installazione muy muy intellettuale al Raum, nel caso non ve ne fregasse nulla di ascelle puzzolenti, rutti, bestemmie e gnomi tedeschi vecchi e incazzati.
Giovedì allo Scalo San Donato ci sarà la cena elettorale di Willie Sindaco (tutte le informazioni cliccando sul link); mentre per i più ardimentosi e in generale i veri rockers che settimana scorsa non hanno ritenuto opportuno cacciare la lira per vederli in mezzo a una pletora di fiacchi che ossequiavano Joe Strummer, Lilith and the Sinnersaints a Piacenza (tutte le informazioni nel link). Venerdì 17 (grattata di coglioni di prammatica) l’overdose: Lydia Lunch al Velvet, Ufomammut + Morkobot + OvO al Bronson, OTR semi-reunion (manca più di metà della crew originaria) al Sottotetto, e per gli sbarazzini della notte Dave Clarke al Kindergarten, Ralf al Cassero (ingresso otto euro!) e i PastaBoys al Suono, oltre all’obbligatorio Decadence pre-natalizio. Comunque vada cercate di conservare energie per la Festa Pagana di sabato 18 all’XM24, perché sarà lì il carnevale vero. Tanto più che domenica doveva esserci Lydia Lunch al Nuovo Lazzaretto (potevano metterla in uno sgabuzzino già che c’erano) ma il concerto è stato saggiamente dirottato a Treviso, e di andare a morire di caldo nella sauna del Locomotiv per i Mahjongg non ne abbiamo voglia un cazzo.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 18-24 ottobre

È già lunedì e io no, per dirla alla Bergonzoni. Sono un po’ a corto di stronzate a ‘sto giro, indi per cui agendina ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali (grazie Daniele Luttazzi, dunque grazie comico americano a caso):
Lunedì 18 ottobre: Seein’ Red + Extortion + Think or Die @ Atlantide (dalle 22, cinque euro), oppure Geoff Farina & Chris Brokaw (concerto segreto, se sapete luogo e ora bene altrimenti cazzi vostri)
Martedì 19 ottobre: Rainstick Cowbell @ Modo Infoshop (dalle 19, gratis)
Mercoledì 20 ottobre: Egle Sommacal @ XM24 (dalle 22, gratis)
Giovedì 21 ottobre: Spleen Flipper, As A Drop of Blood e Herah @ Nuovo Lazzaretto (22, cinque euro), oppure Terence Trent D’Arby @ Bravo Caffè (se volete posti buoni dovete cenare lì, altrimenti gratis da lontano, non si vede un cazzo e si sente benino)
Ancora giovedì e Venerdì 22 ottobre: Soulville Festival “Bologna Meets Bordeaux” @ Locomotiv, XM24, Sestosenso (orari e prezzi vari, dice che le info si trovano Qui ma a me si è impallato il computer e non sono riuscito a controllare; in ogni caso, maggiori indicazioni appena ne trovo)
Sabato 23 ottobreLindstrøm @ Locomotiv (22.30 prezzo non pervenuto), oppure Le Petit Orb @ Crash! (23.30, idem come sopra)
Domenica 24 ottobre l’abbuffata: Turbo AC’s + Dew-Scented + Antares + Devil Sold His Soul + Dine In Hell + Breakfast Wine @ Nuovo Lazzaretto (dalle 21, non so il prezzo, azzardo un cinque-sei euro)

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 26 luglio/1 agosto

Dennis Ferrer (o quel che ne resta) - Copyright DjMagTV

Glory, glory, hallelujah: non solo ha rinfrescato veramente, ma per tutta la settimana sono previsti temporali un po’ dappertutto nonchè un brusco calo generale delle temperature. Si torna a respirare (almeno per il momento); forse entro sera accumuleremo perfino il coraggio necessario per entrare nell’inferno del Nuovo Lazzaretto e restarci per più di dieci secondi di fila senza collassare o passare direttamente allo stato gassoso causa repentina autocombustione. In cartellone oggi lunedì 26 luglio una gragnuola di bordate hardcore courtesy of Confronto, Daggers e At Daggers Drawn; a quel punto per fare l’en plein avrebbero potuto chiamare anche i DaggerSpawn, ma non si può avere tutto dalla vita. Ingresso gratuito per chi si presenta alla cassa con una copia del fumetto di Cloak & Dagger (sto scherzando). Le persone di un certo livello possono invece recarsi al Modo Infoshop per la XHOL Night, dove si potrà interagire con il leggendario Sabu Toyozumi sorseggiando un Cosmopolitan e parlando male delle videoinstallazioni degli altri. Poi tutti in pellegrinaggio all’Echoes a pagare il giusto tributo al titanico Dennis Ferrer (sperando – per lui – che sia un minimo più in forma psichicamente rispetto all’ultima Winter Music Conference).
Martedì 27 si resta in zona: al CSA Grotta Rossa di Rimini suonano i Valient Thorr: concerto a dir poco imperdibile, prima di una due giorni di vuoto assoluto. I Best Coast, previsti per mercoledì 28 ai giardini di via Filippo Re, hanno annullato la data per ‘motivi famigliari’ (come si scriveva nelle giustificazioni il giorno dopo aver fatto sega a scuola), mentre giovedì non c’è semplicemente un cazzo da nessuna parte (includerei anche la gif della palla di fieno ma non so come si fa). Venerdì i bandana-thrashers dell’ultim’ora potranno sollazzarsi al Grotta Rossa con il festivalino Speed Cave (tutte le info Qui o Qui); ovviamente obbligatori pantaloni lunghi strizzapalle, scarpe da ginnastica bianche ecc. ecc.
Sabato ancora al Nuovo Lazzaretto per l’ultima mazzata grindcore prima dell’orgia ultrasonica di feedback lancinanti e pezzi di dieci secondi del prossimo September to Dismember: oltre ai micidiali giapani Encroached in data unica italiana, anche i danesi hardcore Love Potion e i thrashers padovani Minkions freschi reduci dall’Obscene Extreme.
E ora le brutte notizie:

– Il concerto dei Cro-Mags di domenica 1 agosto al Rock Planet è stato annullato.
– Quegli zombi dei New York Dolls (quelli non ancora finiti sottoterra perlomeno) hanno annullato il tour italiano; di conseguenza, la quarta edizione del Glam Fest prevista per domenica 8 agosto al Velvet di Rimini è stata cancellata.

Ricordiamo infine che nel corso della settimana si svolgeranno i seguenti festival:

Verucchio Festival @ Verucchio, 22/31 luglio
Lord of the Castle @ Cesena, 28 luglio
7° Motorcycle Gang Jamboree @ San Lazzaro, 30-31 luglio

(m.c.)

PS: Le news dalla romagna ad integrare (settimana STRACOLMA):

Stasera c’è Badly Drawn Boy all’Hana-Bi. Credo che andrò: stanotte ha fatto il temporale e Damon Gough potrebbe suonare con la papalina in testa senza morire di caldo.

Domani c’è Mercury Rev a Verucchio, al festival diretto da Ludovico Einaudi già segnalato da m.c. Se volessi spostarmi nel riminese a vedere un concerto sarebbe quello di Valient Thorr (anche questo già segnalato da m.c.), ma il mio masochismo segue vie imperscrutabili, e questa è l’ultima volta che dico imperscrutabili su questo blog. Segnalo anche Civet all’Hana-Bi, una band punk rock di quattro ragazze formatasi a Long Beach secondo la Wiki italiana. Non so nulla di loro ma l’ultimo disco è su Hellcat, suppongo basti a renderle meglio delle Plastiscines e delle Pipettes e di qualsiasi altro gruppo di quattro ragazze che inizi per P.

Mercoledì: The Get Up Kids alla rocca di Cesena, dove tutto finisce e tutto ricomincia, chiusi in casa a bere il sughino alla pera piangendo perchè la tipa della terza B sperimentale che mi piace è andata con quello che fa lo speaker al Vidia, cantare come dei disperati fingendo di avere vent’anni, abbracciare i miei vicini in prima fila in quanto parte di un club esclusivo autodeterminatosi, where did all respectable convictions go, Matt Pryor coi rotolini, un cuore puro e un cazzo dritto. Per chi non ama la musica, categoria che di solito non arriva al decimo paragrafo di un post su un blog musicale, c’è modo di rodersi il fegato andando sempre all’Hana-Bi a sentire Antonio Padellaro, ex-direttore della miglior Unità dell’ultimo decennio e attuale direttore del Fatto Quotidiano. Suppongo si parlerà male di Berlusconi, il che ovviamente ha un senso.

Giovedì è il mio day-off, perchè tengo famiglia e debiti di gioco. Suonano i Ronin all’Hana-Bi. L’Hana-Bi ha un concerto a sera da qui a quando non torneranno gli ibis mignattai nelle valli di Comacchio.

Venerdì: A Hawk And a Hacksaw, sempre all’Hana-Bi, violino e fisarmonica su Leaf (sulla carta sembrano una palla mostruosa ma dal vivo sono un gruppo gigantesco, è il -boh- settimo concerto loro che vedrò). Di spalla Clever Square, beniamini locali che suonano indiepop e ascoltano rock scranno anni ’90. Cena compresa nel prezzo, che è -ovviamente- il solo prezzo della cena.

Sabato: pare che i Suneatshours ora si chiamino The Sun e suonino al Rock Planet. Li ignoravo quando avevano il nome lungo e credo di continuare su questa strada, non adempiendo alla mia vocazione di tuttologo.

Domenica: Il disordine delle cose al RetroPop di Cesenatico: anche loro, non ho idea di chi siano ma posso fare ipotesi.

(kekko)

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 19/25 luglio

 

Stavo per scrivere questa frase: “C’è poca roba questa settimana; sarà perché è estate, sarà perché a Bologna fa più caldo che altrove, sarà perché hanno sgomberato il Lazzaretto (lo dice anche Nicola Manzan su Blow Up) e quello nuovo è peggio di una trappola per topi idrofobi”. Poi mi sono reso conto che non è vero un cazzo: di roba ce n’è a strafottere, è casomai la voglia di vivere che manca nel pieno di questa estate più torrida di tutta la storia dell’umanità. Dunque, via alla sarabanda; mi raccomando bere molta acqua, bagnare spesso e con acqua fredda tempie e polsi, evitare bibite gassate e cibi grassi e prediligere anzi pasti leggeri a base di frutta e verdura, e soprattutto tra le 11 e le 18 restare a casa se non in caso di assoluta necessità e non uscire neanche in quel caso.
Si comincia questa sera lunedì 19 luglio ai giardini di via Filippo Re proprio con Nicola Manzan, che ripropone l’efferato e spasmodico one-man show di Bologna Violenta: in programma, come di consueto, un sacco di tirate grind di venticinque secondi intervallate da samples presi da film di serie Q o mondo-movies dimenticati da Dio e dagli uomini con tanto di voce narrante robotica di prammatica, grida sconnesse, contorcimenti da epilettico, gran battere di suole sulle assi del palco e, da qualche parte in mezzo al set, immancabile cover per violino del tema principale di Milano trema: la polizia vuole giustizia. Poi tutti all’Echoes, c’è DJ Sneak: che per le teste house è come dire che questa sera la Messa verrà officiata dall’apostolo Paolo in persona.
Martedì la piccola oasi di villa Mazzacorati farà da cornice al live del timido, introspettivo e indietronico Populous;  contemporaneamente, al bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna, qualcuno scoprirà se quel pazzerellone di Wavves è finalmente in grado di portare a termine un concerto senza cadere in preda al delirio da astinenza di psicofarmaci. In entrambi i casi l’ingresso è gratuito e i live termineranno entro mezzanotte.
Mercoledì il delirio: New York Ska Jazz Ensemble ai giardini di via Filippo Re, Fucked Up all’Hana-Bi, e soprattutto Zekkini in Patriottismo psichedelico ad aria condizionata, tra le accoglienti stanze del Jamboree, a Bologna in via del Rondone, 4. Dovunque decidiate di andare, l’ingresso è ancora una volta gratuito.
Giovedì si riaprono i cancelli dell’XM24 per il temerario (viste le temperature) Midsummer Soul Party: tutte le informazioni Qui. Per chi invece avesse voglia di vedere vecchi leoni all’opera, i Deep Purple suonano allo Stadio di Reggio Emilia.
Venerdì era in programma una seconda serata del Midsummer Soul Party (in cartellone Gerda, Lady Tornado, d.u.n.e. e Mother Propaganda), ma da tempo la data è scomparsa dal sito e non si è più saputo nulla (perlomeno da queste parti); per evitare di fare il bis dopo il pacco immotivato dei Dysrhythmia meglio fare come se l’XM sia chiuso e, al limite, farsi venire l’orchite con i Turin Brakes ai giardini di via Filippo Re (almeno è gratis). Sabato sarà una serata a dir poco epica grazie ai Napalm Death ricollocati (probabilmente così, tanto per il LOAL) al Boulevard di Misano Adriatico; ah, per la serie “e sticazzi nun ce li metti“, al Rock Planet suonano i Papa Roach (quanti paganti totalizzeranno secondo voi? Due? Tre?). Gran finale domenica 25 all’Atlantide con un appuntamento irrinunciabile per le salamandre (o per i revivalisti senza un perchè del thrash metal anni ottanta con azoto liquido nelle vene al posto del sangue): in una botta sola i calligrafici Violator e Fueled By Fire, assieme a Carlos Dunga (complimenti per il nome) e Isolamento. Selezione all’ingresso: chi non indossa pantaloni strettissimi strizzapalle, scarpe da ginnastica bianche orribili, gilet di jeans sdrucito e stinto con tante tante toppe dei D.R.I. e bandana verrà lasciato fuori.

EDIT DELL’ULTIM’ORA: la serata del Midsummer Soul Party di venerdì 23 luglio all’XM24 si farà come da programma. Per sommovimenti telematici incomprensibili alla mente umana, il browser installato sul mio pc antidiluviano da un certo momento in poi si è rifiutato di visualizzare la pagina web corrispondente, che da un qualsiasi altro pc risultava (e risulta) ancora esattamente al suo posto, dove del resto è sempre stata. Forse è giunta l’ora di passare a un navigatore più aggiornato del vetusto Internet Explorer 6 che da eoni mi ostino a usare… Qui sotto il flyer del festival al completo. (Mille grazie ad Alessandro per la segnalazione)

L’agendina dei concerti (Bologna e dintorni) – Maggio (parte 1)

Ricomincia Angelica, e già sai che non ve n’è. Nel frattempo, lunedì il Nuovo Lazzaretto ospiterà la bizzarra miscela di dark punk e rockabilly delle australiane Brigitte Handley & the Dark Shadows, di spalla RigurgitOi!, Los Ratos e Lucky Strikes; si comincia a orari antelucani per non fare girare le palle agli irascibili dirimpettai, quindi se non volete perdervi nemmeno un minuto abbiate cura di scapicollarvi fin lì col boccone ancora in bocca o saltando direttamente la cena. Per chi martedì non avesse voglia di farsi innalzare il QI di diversi punti in compagnia di Bernard Parmegiani all’aula magna di Santa Lucia, l’appuntamento è al Blogos con gli incazzosi e buzzurri Lionheart a dispensare badilate di ignoranza in piena faccia con il loro hardcore metal spaccaossa da bulletti del Bronx. Mercoledì improvvisazione jazz all’XM24 con un trio d’eccezione composto da Luigi Mosso (contrabbasso), Pasquale Innarella (corno) e Daniele Bova (batteria); il concerto è all’interno della rassegna MeryXM per cui prima ci sarà la presentazione di qualche libercolo o spettacolo teatrale muy impegnato. Venerdì tutti ai NoMeansNo all’Estragon, poi di nuovo all’XM24 a bruciare neuroni con Up Arte, due giorni di artistoidi allo sbaraglio, mezzi videomaker, poetastri di passaggio e vernissage molesti che però veicola una serie di dj set fetidi che attirano la crème de la crème del marciume punkabbestia D.O.C.. L’anno scorso ci ho incontrato Metal Carter. Tra gli spettatori. Abbiamo parlato dei Dark Angel. Sabato ancora Up Arte, mentre domenica bagno di sudore sotto il ponte di via Libia a fare del reducismo peso grazie agli ormai definitivamente mummificati Vice Squad; poi tutti a casa a menarselo sulle vecchie foto di Beki Bondage dei tempi d’oro.
Ricapitolando:

Lunedì 3 maggio: Brigitte Handley & the Dark Shadows @ Nuovo Lazzaretto
Martedì 4 maggio: Bernard Parmegiani @ Aula Magna di Santa Lucia
Lionheart @ Blogos
Mercoledì 5 maggio:  Liuwe Tamminga @ Basilica di S. Antonio da Padova
Mosso/Innarella/Bova @ XM24
Giovedì 6 maggio: Henry Threadgill @ Teatro San Leonardo
Venerdì 7 maggio: Charles Curtis + Carol Robinson + Bruno Martinez @ MAMbo
NoMeansNo @ Estragon
Sabato 8 maggio: Jon Rose @ Teatro San Leonardo
Domenica 9 maggio: Vice Squad @ sotto il ponte di via Libia

Dalla Romagna è necessario fare alcune segnalazioni aggiuntive:

Il 7 maggio al Bronson (Ravenna) suonano A Place To Bury Strangers, gloriosa compagine newyorkese con all’attivo un disco d’esordio terribile e un secondo episodio che miracolosamente inizia a risollevarne le sorti.

Il 7 maggio, se siete dei bruciati veri, suonano anche gli Uriah Heep al Velvet di Rimini.

Il 13 maggio c’è The Oh-Sees al Sidro Club di Savignano, roba In The Red.

Il 14 maggio nientepopodimenochè Wolves In The Throne Room al Rock Planet (Pinarella). Black metal catìvo di nuova scuola americana (boh, io non riesco a entrarci in sintonia).

Il 14 maggio ci sono anche i Liars al Bronson. Papabile concerto dell’anno.

(Kekko)

L’agendina dei concerti (Bologna e dintorni) – Aprile (parte 4)

Quasi la metà dei concerti segnalati la settimana scorsa sono stati annullati causa vulcano. Indi per cui, per la settimana entrante, agendina telegrafica e mano perennemente aggrappata ai coglioni per gli scongiuri di rito.
Lunedì 26 aprileMouth of the Architect + Sourvein @ Scalo San Donato (o Nuovo Lazzaretto, non si capisce)
Mercoledì 28 aprile: Endorgan + Arkhiano @ XM24
Giovedì 29 aprile: Master Musicians of Bukkake @ Locomotiv
Venerdì 30 aprile: Starfuckers @ Locomotiv
Sabato 1 maggio il massacro: Soulville festival @ XM24 
                                                                    Exploited @ Estragon
                                                                    Brian Jonestown Massacre @ Covo
Domenica 2 maggio: Soulville festival @ XM24

L’agendina dei concerti (Bologna e dintorni) – Aprile (parte 3)

 

Falcidiati dall’influenza, mezzi intossicati dalle polveri del vulcano Fimmvorduhals e devastati dalla tragica scomparsa di Peter Steele diamo il benvenuto alla settimana entrante con una trasferta milanese assolutamente imprescindibile: martedi 20 aprile infatti il circolo Magnolia, nell’ambito della rassegna “Fiorella Mannaia“, ospiterà nientemeno che gli Eyehategod, assenti dalle nostre parti da… non ricordo neanche più quanto, dieci anni? Non bastasse, prima di loro suoneranno Totimoshi, Sourvein e Ghost Empire, e tra un cambio palco e l’altro non ci sarà comunque requie per il nostro già provato sistema nervoso grazie ai molesti djset a cura di solomacello, il tutto per soli dieci euracci. Un biglietto per il Paradiso non è mai costato così poco.
Mercoledì tappa obbligatoria allo Spazio SI per il “punk-jazz” malmostoso e virulento degli olandesi Brown vs Brown, fiore all’occhiello della rigogliosissima scena improv fiamminga nell’ultimo lustro; ad aprire c’è nuovamente dj Balli, questa volta nell’incarnazione sciccosa e sadomasochistica del temibile progetto “pornogolf“. Ribadirne l’eccezionalità sarebbe pleonastico.
Doppietta nel segno dell’hardcore più incazzoso e dello stoner metal più fetido al Blogos di Casalecchio: giovedì i putridi Kylesa, di spalla Dark Castle e i “nostri” Marnero, venerdì gli incazzatissimi Raised Fist, dal 1993 sempre in giro a legnare come ossessi per la gioia dei nostri timpani doloranti (e di quelli di genitori e vicini di casa vari). Peraltro venerdì desidereremo ardentemente di essere ubiqui visto che al Covo planerà Sua Infelicità Robin Proper-Sheppard con la chitarrina per un minaccioso one-man show acustico che presagiamo foriero di depressioni inconsolabili e istigazioni al suicidio a strafottere: vedremo dove ci porterà il vento.
Sabato probabilmente saremo al Bronson a ossequiare Wino, Dale, Al e Scott come Shrinebuilder, mentre domenica di nuovo al Blogos per l’ammucchiata patriottica della Bologna Liberation Fest, a tenerci compagnia No Turning Back, Strength Approach, To The Embers, Spleen Flipper, Zephirum, Linterno e tanti, tanti altri. A risentirci(?).

L’agendina dei concerti (Bologna e dintorni) – Aprile (parte 2)


(foto presa da qui)

 

Veramente micidiale la settimana in arrivo, che si preannuncia densissima fin dalle prime battute: si parte questa sera con un mini-festival di “punk acustico” tra le pareti del Lazzaretto, risorto a nuova vita in via Enrico Mattei, 28 dopo la traumatica demolizione della storica sede in via del Lazzaretto; in cartellone una jam con Greg Attonito (voce dei Bouncing Souls) + Shanti, Kepi Ghoulie (storico singer dei Groovie Ghoulies già passato al vecchio Lazzaretto l’autunno scorso), Captain Jack and his Tunas, Linterno, Missincats e Re-animaniacs. Un’autentica maratona con inizio alle 18 (realmente). Martedì massacro auricolare al Covo con i blacksters dell’Illinois Nachtmystium accompagnati da un guest d’eccezione: Jarboe, indimenticata voce femminile degli Swans degli anni belli. Mercoledì all’interno della rassegna MeryXM all’XM24 si incuneano gli Zeus!, tellurico e lightningboltesco progetto del metallante bassista dei Calibro 35 Luca Cavina: roba incazzosa. Imperdibile il ritorno live dei Vakki Plakkula giovedì sera allo Spazio SI; lo storico trio composto da Luigi Mosso (basso, voce), Edoardo Marraffa (sax tenore, alto, sopranino) e Mirko Sabatini (batteria, giocattoli, voce) dal 1996 smazza un’inimitata e irripetibile fusione tra free jazz, noise, improvvisazione e cantautorato “storto”, obliquo e sottilmente inquietante. Un loro concerto è un’autentica rarità, quindi fatevi sotto.
Trasferta ravennate venerdì 16 per una terna da liquefazione cranica: in una sola botta le asfissianti distese di drones degli ipnotici Nadja, il tremendo muro di suono dei seminali Thrones di Joe Preston (un pezzo di storia vivente dell’underground americano più bieco e marginale), e per finire i tralignanti deliri da folletto malato degli OvO. Quel poco di sanità mentale che ci è rimasto verrà definitivamente spazzato via sabato all’Atlantide per mano dei redivivi Zeni Geva, autentici padrini del noise giapponese fin dalle prime temibili avvisaglie; strisciando sui gomiti arriveremo sotto il ponte di via Libia domenica per la prima calata italiana dei leggendari Jet Boys, un’istituzione del garage punk più marcio direttamente dal paese del sol levante così come KK Null e soci la sera prima, per una due giorni all’insegna della devianza psicofisica dagli occhi a mandorla. Alla prossima agendina (se ci arriviamo integri).