piccoli fans con nomi stupidi: TIMES OF GRACE

Sapete che se cercate TIMES OF GRACE su google la prima cosa che esce NON E’ il disco dei Neurosis? In realtà, a parte le immagini, non sta nemmeno sulla prima pagina. Il motivo è che è uscito da un paio di settimane il disco d’esordio di un gruppo che ha avuto le palle di chiamarsi appunto TOG. Nientemeno. Anche su Wiki viene prima il gruppo del disco. Così niente, me li ritrovo in homepage sul sito di Roadrunner mentre cerco qualche info su un’altra cosa che sto non scrivendo, e c’è questa copertina con paesaggio di collina a colori sbiaditi, e insomma fiuto odore di post-Isis, mi prendo bene senza nessuna ragione e decido di prendere informazioni sulla cosa. Google non è prodigo di soddisfazioni, anyway: scopro che è il side project di uno dei Killswitch Engage, cioè uno dei problemi principali del rock dal 2000 in poi. Occristo, mi dico. un disco post-doom-core da una costola dei Killswitch Engage e poi le ho davvero sentite tutte. Rallento il battito cardiaco ed aggredisco il mio destino. Sfortunatamente il disco, che si chiama The Hymn of a Broken Man (niente battute, grazie), è una semplice ciofeca prog-metalcore di terza categoria con certi momenti di tapping assoluto che sarebbero andati a noia anche al pubblico del Wacken ’99 -oppure parafrasando mieloso post-grunge freddo e calcolato ma caloroso sotto alla crosta eccetera, tra l’altro c’è un casino di chitarra acustica. L’unico mio problema ovviamente è il moniker. Cioè tu DAVVERO puoi continuare ad incidere cose di questo tipo per il resto della tua esistenza, facendoti crescere la frangia in santa pace e rimorchiare pacchi e pacchi di figa bianca minorenne con gli occhi bistrati a livelli berlusconiani senza mai incrociare la mia strada, ma perchè devi farlo a nome Times Of Grace?