L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 28 febbraio-6 marzo 2011

Jeff Bridges ha vinto l'Oscar il 7 marzo 2010 per "Crazy Heart", probabilmente il suo film più brutto e inutile

 
Con la Fiera del Disco di marzo a Bologna è primavera in anticipo. Siamo sempre di meno ma siamo ancora qui, sempre in cerca del disco introvabile, possibilmente a pochi euri, a inseguire fantasmi di ricordi che ci tormentano anche nel sonno, chini sulle bancarelle, a rovistare negli scaffali, a contrattare con gli strozzini come manco un banditore pieno di crack fin sopra le orecchie, la Fiera del Disco è la nostra roccaforte, l’unico posto al mondo dove poter incontrare gente ancora più ossessionata di noi. Sabato e domenica scatta il cash flow.
Nel frattempo, questa sera dalle 19 al Modo Infoshop direttamente dal Teatro Comunale violino e violoncello in jam aggressiva con una serie di numeri di classica contemporanea da spettinare anche la buonanima di Luigi Nono; poi tutti alLortica (sta esattamente di fianco al Modo) per l’inaugurazione della mostra fumettara Mostri dell’Immaginario, buon cibo, vini pregiati e la compagnia di persone con gli stessi interessi. Per concludere la serata in bellezza imperdibile al Clandestino la combo ZEUS! + Ryan Ahleuchatistas dalle 23 per la completa distruzione del sistema nervoso centrale e periferico. Martedì riposo.
Mercoledì a MeryXM documentario cosmopolita + punk-jazz malmostoso = ancora il modo migliore di trascorrere il mercoledì in città. Giovedì imperdibili i Dying Fetus all’Estragon, a ‘sto giro accompagnati da una serie apparentemente randomica di band che va dai black metal Keep of Kalessin (almeno, erano black metal quando li ascoltavo intorno al 1997, adesso non saprei) ai revival thrashers Angelus Apatrida ai pessimi Carnifex (deathcore frangettato e tatuato che peggio non si potrebbe) ai simpatici Annotations of an Autopsy fino ai nostri Fleshgod Apocalypse; prezzo onesto (venticinque euro per sei gruppi) e inizio del massacro alle 18.30.
Venerdì per chi ha voglia di rincarare la dose ci sono Carpathian + Defeater e altri al Blogos (dalle 20, quindici euro), altrimenti a parte i Diaframma a Ferrara il resto è tutta merda, festini di carnevale o il nulla. Sabato c’è di tutto, da Mondomarcio al Link (ora potrei tirare un interminabile pompino su quando al Link ci ho visto i Cannibal Ox o gli Antipop Consortium ma ho idea che poi mi sentirei troppo un vecchio scoreggione, e tanto non servirebbe a un cazzo comunque) a Vasco Brondi all’Estragon, da TV Smith (che ancora legna come un dannato nonostante potrebbe essere mio nonno) al Covo a dj Balli ai Magazzini Criminali a Sassuolo fino al Compleanno del Megawolf all‘Ekidna a Carpi (flyer qui sotto), ma la serata da non perdere è probabilmente con gli Sham 69 per l’ultimo concerto di sempre nella sede in via Enrico Mattei del Nuovo Lazzaretto, che poi si trasferirà in zona Roveri (nell’ultima sede del Livello 57) in data ancora da destinarsi. Si chiude una porta, si apre un portone… speriamo.

 

 

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 8-15 novembre

persuasione

 

 
Promemoria per gli schizzati: questo week-end, come ogni week-end di metà novembre da qualche anno a questa parte, le plasticose pareti dell’hangaresco Palanord ospiteranno l’annuale ritrovo per sociopatici, psicopatici e serial killer mancati noto ai più come Mostra Mercato del Disco & CD, l’El Dorado per i collezionisti di vinile vecchio, la Shangri-La dei cercatori di bootleg più ossessionati e caparbi, la madeleine proustiana per eccellenza per i vecchi bacucchi che ai tempi belli si tiravano le pippe sulle foto di Mina pubblicate su Ciao Amici, ma anche una delle ultime roccaforti rimaste per chiunque si ostini a voler comprare musica incisa su un supporto fisico (che sia CD LP o nastro magnetico è un dettaglio) e, per farlo, voglia uscire di casa e interagire con una persona, fosse anche il più allucinante e monomaniaco dei clerk. Alla mostra del disco ci sono tutti gli spacciatori di supporti fonografici che contano, e anche un paio di quelli che non contano (di solito bancarelle di anziani spaesati che cercano di smerciare improbabili collezioni di liscio o musica leggera italiana salvate in extremis dalla putrefazione in qualche solaio e/o ereditate da qualche lontanissimo parente americano mai conosciuto): c’è il tedesco col mullet e il suo stand di CD di metal classico che da solo occupa più di metà della parete (con accluso ghettoblaster perennemente acceso a sparare senza soluzione di continuità l’opera omnia di Yngwie Malmsteen o dei Warlock), il filiforme Stefano Musso e il suo inesauribile forziere delle delizie dark-ritual-ambient-wave dai paesi più improponibili e sottosviluppati, i due toscani col catalogo integrale della SST a prezzi da seconda ipoteca sulla casa, i metallari milanesi che non mettono mai il prezzo sulla merce (così se vedono che hai la faccia dello sprovveduto ti sparano una cifra assurda) e così via, una girandola di facce che ormai consideriamo parte della nostra infame vita di drogati di dischi. Dalle 10 alle 19 questo sabato e domenica venite a farvi dissanguare insieme a noi (e a Red Ronnie, cliente fisso e affezionato da quando ho memoria).
E ora passiamo ai concerti: inizio col botto questa sera, lunedì 8 novembre, al Nuovo Lazzaretto con i Vibrators in karaoke spinto, assieme a Be-ones e Zona Popolare (dalle 22, il prezzo dovrebbe aggirarsi sui cinque euro). Martedì ci sono i Crystal Castles all’Estragon (dalle 22, venti euro); sappiate giusto che live fanno ancora più schifo al cazzo che su disco, e tanto la studentessa di design con la pettinatura strana che avevate puntato la darà a qualcun altro. Lasciate perdere. Mercoledì c’è Kepi Ghoulie con la chitarrina al Nuovo Lazzaretto, il fatto è che al Sidro Club suonano i Gravedigger 5 (dalle 22, otto euro più tessera random): chiunque si trovi nel raggio di 200 kilometri non ha scuse. 
Giovedì 11 Vasco Brondi suona al Teatro Comunale di Ferrara; noi siamo invidiosi e andiamo a vedere gli Anathema all’Estragon (ventotto euro con The Ocean di spalla, inizio con le galline intorno alle 20.30). C’è anche una seratina low-fi al Modo Infoshop a orario aperitivo e gratis: bella lì.
Venerdì 12 da decisioni irrevocabili: detto che Adrian Belew al Bronson è stato ANNULLATO (ma non disperate e tenete comunque da parte la droga perchè tornerà presto), ci sarà comunque da scegliere tra i Torche all’Atlantide (assieme a Bologna Violenta e Choriachi, dalle 22 e qualcosa mi dice che non si starà larghi) o i Bellini allo Scalo San Donato (a seguire djset funky, gratis fino alle 22.30 poi cinque euro, tessera valida soltanto lì obbligatoria). Sabato 13 l’apocalisse: Einsturzende Neubauten all’Estragon per lo show del trentennale (dalle 22, l’unica cosa che rompe il cazzo è il prezzo: trentadue euro), Cathedral al Rock Planet (dalle 23, biglietto venti euro), Shining (quelli depressi, non i segaioli jazz) al TempoRock (ma non è dato sapere prezzo nè orario, almeno per ora), ZEUS! al Calamita (nel paese dove è nata Orietta Berti, anche qui prezzi e orari top secret) e per finire Age, Giuda e Kontatto all’Atlantide (dalle 22, cinque euro). Domenica non sarà da meno: seconda serata del Neubauten remember all’Estragon (dalle 21, diciotto euro), Tricky al Link (lui ne vuole venticinque) e i punkettini Uncommonmenfrommars al Nuovo Lazzaretto. Pesante.