L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 24-30 settembre 2012

 
Se dei Radiohead non ve ne frega un cazzo, fatevi servire: La Dispute + Title Fight + Make Do and Mend + Into It, Over It al Blogos (a partire dalle 20, quindici euro), oppure Cross Stitched Eyes (death-punk bello marcio alla vecchia con membri di UK Subs e Subhumans, aprono i Whiskey Ritual; dalle 21, sei euro) al Bologna Gran Bistrot. Entrambi martedì 25. Prosegue il festival Superficie alla Rocca Malatestiana a Cesena mercoledì con “Freak” Antoni e Alessandra Mostacci, a seguire djset, sangiovese come se piovesse e grigliata a prezzi politici; dalle 18, ingresso a offerta libera. Esauriti i biglietti per Alva Noto e Ryuichi Sakamoto al Teatro Comunale giovedì 27… Venerdì 28 a partire dalle 21 si recupera il concerto per l’anniversario di John Cage previsto per il 31 maggio poi slittato per terremoto; ingresso gratuito, cartellone da paura, Qui tutti i dettagli… Riapre il Locomotiv, celebriamo con il live dei Black Dice (dieci euro più tessera AICS 2013) per un’orgia di colori accecanti e suoni fastidiosi a incasinare le sinapsi; ancora venerdì, a partire dalle 22.30. Infine, gran cagnara all’Atlantide con Countdown to Armageddon, Ilegal e Frustration dalle 22 a un pugno di spiccioli. Ancora alla Rocca Malatestiana sabato, ve lo diamo noi Tim Leary: dalle 18 per la Giornata Europea del Patrimonio c’è anche Matteo Guarnaccia, che trip… Domenica 30 reading + concerto all’XM24, tutte le informazioni nel lisergico flyer che trovate qui sotto… Segnalazioni, anatemi, richieste di riscatto al solito indirizzo: lagendinadeiconcerti(at)gmail(dot)com

 

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 16-22 maggio 2011

ecco come si vota a Bologna

Chiunque sia in politica è un figlio di puttana.
(Alan Vega)

Tra poche ore Virginio Merola sarà il nuovo sindaco di Bologna. C’è soltanto da sperare che limiti al minimo le stronzate imparate dal suo amico sbirro, per il resto volemose bbene e annamo avanti, come sempre. Questa sera poi la scelta è addirittura doppia: badilate di cultura al Clandestino con Margareth Kammerer e Daniela Cattivelli (gratis, dalle 22.30), mentre all’Elastico planano i giocattolosi plasticosi sballoni High Wolf (dalle 20) in un tripudio di suoni fastidiosi e scentrati e sciamanismi alla Animal Collective, e il mondo acquista più stile. Martedì pare sia l’ultimo concerto nel Nuovo Lazzaretto prima del trasferimento alle Roveri, in cartellone Zomes (ovvero l’ex-Lungfish Asa Osborne, mica l’ultimo stronzo che passa per strada), Kogumaza e un’orgia di ultraviolenza tutta italo con Bologna Violenta, ZEUS!, Sumo e Double Headache. Dalle 21, occhio che volano mele dai balconi del vicinato (true story).
Mercoledì delirio ad AngelicA con il Gruppo Ocarinistico Budriese (21.30, dieci euro); a MeryXM il cantautore scrauso Caso, al Bartleby il jazz-funk strafottente di Vittorio De Angelis (entrambi gratis da orario aperitivo). Giovedì di quelli importanti: John Fanning + Salome Lego Playset + DJ Balli all’XM24 (gratis, dalle 22), ancora AngelicA con Maja Ratkje e Edoardo Marraffa/Paal Nilssen-Love (21.30, dieci euro), i redivivi Pestilence al Blogos (dalle 21.30, diciotto-venti euro) e gli incredibili Messer Chups all‘Arterìa (dalle 22, dovrebbe pure essere gratis).
E venerdì ancora; Six Organs of Admittance al Covo (dalle 22, ♂ euro), AngelicA col casinaro Lasse Marhaug e altri brutti ceffi noise (21.30, dieci euro), seconda parte (con rinforzino) del With Love Festival all’XM24 (dalle 22, tre-quattro euro), e per gli sbarazzini del dancefloor un’accoppiata da sturbo: il Sai Baba elettronico Gonjasufi e il teppista depravato Jay Haze, uniti nel segno del groove spaccacervello (dalle 23, ingresso con tessera obbligatoria).
Sabato arrivano i sardi all’Estragon nella terza edizione del Brinc@ Festival; dalle 15.30 gran scorpacciata di gruppi sardi che culminerà in serata con i terremotanti Sikitikis e il mitico Piero Marras. A seguire dj-set per tutta la notte. Quindici euro (dieci se prenoti il biglietto all’Estragon Shop entro venerdì). Ad AngelicA ci sono i norvegesi (vedi programma), al TPO nientemeno che Rakim, di spalla DJ Gruff e la connection sarda continua…
Non bastasse, domenica scatta la violenza sul prossimo (ma anche su sé stessi) al Kindergarten per l’unica data italiana dei panzer Anaal Nathrakh (più altri cinque gruppi chiassoni; diciotto euro con tessera ARCI, dalle 21). Per i più tranquilli e à la page, c’è Agnes Obel alla parrocchia di S. Ambrogio (dalle 21.30). Bella la contrapposizione.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 17-23 gennaio 2011

 

cliccaci sopra per l'effetto-dreamachine

 

A dar retta alle voci fattesi via via sempre più insistenti nei mesi scorsi, pare che questa edizione del Netmage sia l’ultima; sperando fino in fondo che alla fine si tratti di cazzate prive di fondamento o di deliri apocalittici messi in giro da qualche insider preso male in vena di profezie da Cassandra degli incapaci (o che, più realisticamente, il festival “rinasca” magari con un altro nome e altre motivazioni ma continuando di fatto a esistere) non riusciamo comunque a reprimere una fitta di tristezza per un altro pezzo della nostra storia che (forse)  scompare, oltre che una botta micidiale di nostalgia di tempi irripetibili e mai abbastanza rimpianti (basti dire che l’intero progetto-Netmage nacque e si sviluppò tra le pareti del Link, il miglior locale della storia dell’umanità), che mai come ora sembrano lontani anni luce. Personalmente le edizioni del Netmage me le sono sucate tutte – tranne quella spettacolare del 2009 con Keiji Haino, Emeralds e Growing tra gli altri (ero bloccato a letto con 40.5 di febbre tipo Tim Robbins in Allucinazione Perversa, mi sono sentito tagliato fuori dal più grande party del secolo) – e anche se negli ultimi tempi più che un festival dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative era diventato piuttosto un pascolo per fighetti impresentabili e etichette orribili che pubblicano solo su vinile e musicassetta in tiratura limitata e numerata, in cartellone non mancavano mai nomi più che meritevoli che giustificassero in pieno il prezzo del biglietto e poi insomma, andare a farsi sfondare i timpani nei lussuosissimi saloni di Palazzo Re Enzo è qualcosa che ha sempre il suo fascino…
La settimana concertistica per il resto comincia domani al Nuovo Lazzaretto con una scarica di NYHC bullistico e spaccaossa alla vecchia ad opera dei mitici Supertouch (di spalla i bandana-thrashers Ed e Postalmarket Babies); inizio tassativo alle 22, prezzi politici e incazzatura dei vicini garantita. Ancora Lazzaretto mercoledì per le teste metal più esigenti: arrivano gli E-Force, ovvero la band di Eric Forrest dopo essere stato cacciato a calcioni dai Voivod per motivi che tuttora ignoro, di spalla Howling Machines e Catacumbas, stesso orario stessi prezzi. Se del metal non potrebbe fregarvene di meno l’alternativa è tra un bel concerto jazz al Bartleby (gratis dalle 19.30) o il delirio free-math-punk all’XM24 con la seconda installazione del ciclo MeryXM: cena, dibattito, concerti, stare bene. Gratis, dalle 20.30.
Giovedì inizia il Netmage; per gli appassionati del karaoke cadaverico ci sono i T.S.O.L. all’Onirica a Parma (purtroppo hanno rinnegato la loro fase hair metal). Venerdì l’overdose: al Modo Infoshop dalle 18.30 reading di Giovanni Succi, quindi al Locomotiv dalle 22 Bachi da Pietra + Uochi Toki (set Legno) (otto euro + tessera AICS obbligatoria). Oppure, al Covo c’è Damo Suzuki che improvvisa cose a caso con musicisti random (dalle 22, ingresso ? euro); il concerto può essere una sòla megagalattica come un trip senza ritorno (parlo per esperienza personale), dipende in gran parte dalla statura dei musicisti coinvolti visto che il gnomesco Damo si limita a strillare mantra incomprensibili di tanto in tanto. A ‘sto giro ci sono Gabrielli e Iriondo quindi perlomeno al di sotto di un certo standard di decenza non si dovrebbe scendere. Oppure, un’overdose di progressive (nel senso più nobile e stimolante del termine) al Cinema Perla, di cui potete consultare programma orari e prezzi nel flyer qui sotto. Oppure, seconda giornata del Netmage. Comunque vada, dopo tutti al Kindergarten per Robert Hood.
Sabato serata conclusiva del Netmage; tra gli altri c’è Thomas Köner, che ho scoperto proprio grazie a questo festival (se la memoria non mi inganna suonò nella prima edizione: era il 2000…). Domenica ci si macera nella nostalgia, nel ricordo e nel rimpianto.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni: 2-8 agosto

 

La settimana comincia col trentennale della strage di Bologna per la prima volta disertato dalla rappresentanza politica, privandoci così anche di quel magrissimo risarcimento che poteva essere insultare faccia a faccia qualche pezzo di merda venuto a prenderci per il culo dalle stanze del potere. A Bologna non c’è praticamente nulla, la città è deserta, i locali chiusi, la programmazione estiva in piazze e giardini terminata inesorabilmente allo scoccare della mezzanotte del 31 luglio; pare che il Bolognetti sia aperto, ma da un paio d’anni la gestione fa schifo al cazzo e tanto vale restare in casa a fissare le pareti. Everything still, everything silent, as after the rain. Ci sarà da fare del nomadismo tra Ferrara e la Romagna per intercettare concerti degni di nota; per i fricchettoni irriducibili in tonaca presa alla Caritas e sandalo sul piede lercio si comincia martedì 3 agosto con un appuntamento imprescindibile, ovvero gli spinellanti Sleepy Sun al bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna. L’ingresso è gratuito, la droga ve la dovete portare dalla comune. Mercoledì 4 i riesumati Frigidaire Tango suonano al What Is Rock?, festival nei pressi di Ferrara a entrata libera courtesy of Bersani & soci, che hanno sempre a cuore il divertimento dei giovani (si fa per dire) compagni; la buona notizia è che, a differenza di altre carcasse tornate a far danni senza un perchè (mi viene in mente la scriteriata reunion dei bolsissimi Names, ma l’elenco potrebbe andare avanti per giorni), i Frigidaire Tango sono ancora in ottima forma e la loro esistenza ha un senso anche oltre il contesto del tristo amarcord per reduci bolliti. Per i fan dei Wilco invece ci sono gli Shearwater, ancora al bagno Hana-Bi. Giovedì 5 il gioco si fa duro al Velvet di Rimini con Converge e Kylesa, venti euracci e passa la paura; il problema è che se in questi giorni la temperatura si rialza saranno cazzi amari, il locale è al chiuso e a favore di sole e l’aria condizionata un’utopia. Venerdì 6 di nuovo all’Hana-Bi per una data che ha il sapore del regalo (per i dissociati): nientemeno che i KTL di Steve O’Malley e Pita, gratis e con un impianto all’altezza delle loro manicomiali esigenze. Il consulto dall’otorino poi ovviamente è a vostro carico, ma posso personalmente garantire che saranno i soldi meglio spesi della vostra vita. Sabato ci sono i Voivod in data unica al Rock Planet, che è climatizzato e andrebbe tutto alla grande non fosse che l’impianto di aerazione viene azionato – o NON azionato – seguendo criteri assolutamente randomici; ai Brutal Truth due anni fa andava a tutta birra, mentre mi hanno raccontato che ai Baroness il mese scorso era spento e dentro faceva ancora più caldo che fuori (dove, ricordiamolo, faceva trentasette gradi perdipiù con un tasso di umidità da sfiancare una mandria di tori a Pamplona): giocare alla roulette russa con Christopher Walken, a questo punto, sarebbe meno rischioso. Non mi risulta che ci sia qualcosa in giro domenica.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 19/25 luglio

 

Stavo per scrivere questa frase: “C’è poca roba questa settimana; sarà perché è estate, sarà perché a Bologna fa più caldo che altrove, sarà perché hanno sgomberato il Lazzaretto (lo dice anche Nicola Manzan su Blow Up) e quello nuovo è peggio di una trappola per topi idrofobi”. Poi mi sono reso conto che non è vero un cazzo: di roba ce n’è a strafottere, è casomai la voglia di vivere che manca nel pieno di questa estate più torrida di tutta la storia dell’umanità. Dunque, via alla sarabanda; mi raccomando bere molta acqua, bagnare spesso e con acqua fredda tempie e polsi, evitare bibite gassate e cibi grassi e prediligere anzi pasti leggeri a base di frutta e verdura, e soprattutto tra le 11 e le 18 restare a casa se non in caso di assoluta necessità e non uscire neanche in quel caso.
Si comincia questa sera lunedì 19 luglio ai giardini di via Filippo Re proprio con Nicola Manzan, che ripropone l’efferato e spasmodico one-man show di Bologna Violenta: in programma, come di consueto, un sacco di tirate grind di venticinque secondi intervallate da samples presi da film di serie Q o mondo-movies dimenticati da Dio e dagli uomini con tanto di voce narrante robotica di prammatica, grida sconnesse, contorcimenti da epilettico, gran battere di suole sulle assi del palco e, da qualche parte in mezzo al set, immancabile cover per violino del tema principale di Milano trema: la polizia vuole giustizia. Poi tutti all’Echoes, c’è DJ Sneak: che per le teste house è come dire che questa sera la Messa verrà officiata dall’apostolo Paolo in persona.
Martedì la piccola oasi di villa Mazzacorati farà da cornice al live del timido, introspettivo e indietronico Populous;  contemporaneamente, al bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna, qualcuno scoprirà se quel pazzerellone di Wavves è finalmente in grado di portare a termine un concerto senza cadere in preda al delirio da astinenza di psicofarmaci. In entrambi i casi l’ingresso è gratuito e i live termineranno entro mezzanotte.
Mercoledì il delirio: New York Ska Jazz Ensemble ai giardini di via Filippo Re, Fucked Up all’Hana-Bi, e soprattutto Zekkini in Patriottismo psichedelico ad aria condizionata, tra le accoglienti stanze del Jamboree, a Bologna in via del Rondone, 4. Dovunque decidiate di andare, l’ingresso è ancora una volta gratuito.
Giovedì si riaprono i cancelli dell’XM24 per il temerario (viste le temperature) Midsummer Soul Party: tutte le informazioni Qui. Per chi invece avesse voglia di vedere vecchi leoni all’opera, i Deep Purple suonano allo Stadio di Reggio Emilia.
Venerdì era in programma una seconda serata del Midsummer Soul Party (in cartellone Gerda, Lady Tornado, d.u.n.e. e Mother Propaganda), ma da tempo la data è scomparsa dal sito e non si è più saputo nulla (perlomeno da queste parti); per evitare di fare il bis dopo il pacco immotivato dei Dysrhythmia meglio fare come se l’XM sia chiuso e, al limite, farsi venire l’orchite con i Turin Brakes ai giardini di via Filippo Re (almeno è gratis). Sabato sarà una serata a dir poco epica grazie ai Napalm Death ricollocati (probabilmente così, tanto per il LOAL) al Boulevard di Misano Adriatico; ah, per la serie “e sticazzi nun ce li metti“, al Rock Planet suonano i Papa Roach (quanti paganti totalizzeranno secondo voi? Due? Tre?). Gran finale domenica 25 all’Atlantide con un appuntamento irrinunciabile per le salamandre (o per i revivalisti senza un perchè del thrash metal anni ottanta con azoto liquido nelle vene al posto del sangue): in una botta sola i calligrafici Violator e Fueled By Fire, assieme a Carlos Dunga (complimenti per il nome) e Isolamento. Selezione all’ingresso: chi non indossa pantaloni strettissimi strizzapalle, scarpe da ginnastica bianche orribili, gilet di jeans sdrucito e stinto con tante tante toppe dei D.R.I. e bandana verrà lasciato fuori.

EDIT DELL’ULTIM’ORA: la serata del Midsummer Soul Party di venerdì 23 luglio all’XM24 si farà come da programma. Per sommovimenti telematici incomprensibili alla mente umana, il browser installato sul mio pc antidiluviano da un certo momento in poi si è rifiutato di visualizzare la pagina web corrispondente, che da un qualsiasi altro pc risultava (e risulta) ancora esattamente al suo posto, dove del resto è sempre stata. Forse è giunta l’ora di passare a un navigatore più aggiornato del vetusto Internet Explorer 6 che da eoni mi ostino a usare… Qui sotto il flyer del festival al completo. (Mille grazie ad Alessandro per la segnalazione)

L’agendina dei concerti (Bologna e dintorni) – Giugno (parte 4)

Foto courtesy of eBaumsworld

 

Agendina in anticipo di un giorno per segnalare che questa sera, a partire dalle 19.30 e assolutamente gratis, al Modo Infoshop si esibiranno Geoff Farina e Chris Brokaw; il pretesto è la presentazione dell’album The Angel’s Message to Me, collaborazione tra i due di stampo primitivista-folk-untempoquieratuttacampagna, ma vista la generosità, l’entusiasmo e l’assoluta caratura artistica e umana di entrambi i personaggi è lecito aspettarsi un concerto non meno che fluviale. Lunedì per i più artisticanti in ascolto l’appuntamento è dalle 20 alle 24 (per i più piccini dalle 18.30 alle 20) nella suggestiva cornice di Villa Aldrovandi Mazzacorati con il festival perAspera; poi via a ingurgitare MD a secchiate sulla via per Riccione, c’è Martin Buttrich all’Echoes. Lui è un grandissimo e i suoi live set (nei quali utilizza quasi esclusivamente apparecchi analogici) sono assolutamente da paura, vederlo in azione è pura estasi e i suoni che crea si insinuano nel cervello per non uscirne più (se non previa lobotomia). Martedì, per la serie “ma esistono ancora?”, a grande richiesta i Down By Law al Blogos; eroi minori di quel punkettino-poppettino-zuccherino inerte e fastidioso che ai tempi del liceo sollazzava chi tra noi non capiva un cazzo di musica, rispuntano fuori da chissà dove per l’ennesima operazione nostalgia per gonzi. Ognuno ha quel che si merita. Mercoledì all’XM24 un nuovo capitolo della rassegna MeryXM; la parte musicale è nuovamente ad appannaggio del grande Giorgio Simbola e l’ingresso come sempre gratuito. La data dei Death Before Dishonor + Wisdom In Chains di giovedì, originariamente fissata al claustrofobico Nuovo Lazzaretto, è stata spostata al Voodoo Club di Comacchio; ma la cosa non vi interessa comunque perché sarete tutti a Ferrara per LCD Soundsystem e !!!, potrei scommetterci il culo. Venerdì una simpatica doppia; ai giardini di via Filippo Re (gratis) i Diaframma propongono i grandi classici di duecento anni fa oltre al più recente e paccianesco repertorio tutto a base di inculate e schifezze da depravato, e sicuramente (tanto finisce presto) si fa in tempo anche a fiondarsi all’Atlantide per Sanguedischi Fest (Lady Tornado, Vulturum, Si Non Sedes Is e Altro). Sabato non c’è un cazzo e potrete gettarvi a corpo morto in qualche Malebolge a caso a Marina; occhio però a conservare un briciolo di energia perché domenica, nel loro primo tour europeo di sempre, all’XM24 suonano i Dysrhythmia. E questa notizia, non so voi, ma a me ha restituito il sorriso per tre giorni.

Rozzemilia issue #3: STARFUCKERS

Una delle riviste che più hanno condizionato la mia vita di ascoltatore era la seconda serie di Cyborg (la prima non sono arrivato in tempo a leggerla), che acquistavo regolarmente da Alessandro Distribuzioni; a pubblicarla era la Telemaco di Daniele Brolli, neonata casa editrice con sede a Bologna, dalla sfortuna imprenditoriale pari almeno alla lungimiranza. Tra le altre cose, stampavano anche uno dei fumetti più belli che avessi mai letto: “Le avventure di Luther Arkwright” di Bryan Talbot. Quella serie, come del resto tutte le pubblicazioni Telemaco, rimase monca in seguito al tracollo finanziario del marchio, sopravvenuto dopo poco più di un anno di esistenza. Raramente ho provato altrettanto dispiacere per la fine di qualcosa. Cyborg, se non ricordo male, non arrivò al decimo numero; ma intanto la mia mente era già segnata. Parlavano di filosofia e letteratura cyberpunk, di piattaforme e supporti allora al massimo dell’avanguardia come la 3DO o il CD-I, ospitavano (a puntate) fumetti che erano fumetti, naturalmente, non mancavano pagine dedicate alla musica. Erano gli anni delle posse, di Stop al panico, Slega la lega e, pochissimo più tardi, Fight da faida; ma anche l’unico momento in cui il noise rock abbia mai goduto di effettiva popolarità ad ampio raggio. Oggi sembra incredibile, ma immediatamente prima dell’invasione del grunge c’è stato un periodo in cui, per la prima e unica volta nella storia dell’umanità, ascoltare gruppi newyorkesi impresentabili e tentare di decifrare i testi dei dischi AmRep (nel cui libretto di due pagine era stampata a malapena una foto in bianco e nero sgranatissima) non erano operazioni ad esclusivo appannaggio di qualche decina di irrimediabili dissociati sparsi in giro per il mondo; ricordo benissimo i video degli Helmet al pomeriggio su Videomusic, le locandine del concerto dei Cop Shoot Cop affisse sui muri del centro, il clangore di chitarre taglienti come lame, bassi squadrati e tempi di batteria ossessivi, da catena di montaggio, che a volte facevano capolino perfino dalle radio nazionali. Sulle pagine musicali di Cyborg parlavano soprattutto dei ClockDVA e di altre band dai nomi esotici, a me totalmente ignote, le cui descrizioni mi catturavano come fiabe magnifiche, stimolando la mia eccitabile fantasia di bimbo: Laibach, Transmisia, gli stessi Cop Shoot Cop. C’era anche una rubrica dedicata alle autoproduzioni, ed è lì che ho sentito nominare per la prima volta gli Starfuckers; ne parlava in un’intervista Umberto Palazzo, allora leader dei Massimo Volume, interrogato a proposito della nuova scena rock bolognese, accostandoli a Splatterpink e Disciplinatha. Gli Starfuckers avevano da poco pubblicato il mini Brodo Di Cagne Strategico. (Continua a leggere)

L’agendina dei concerti (Bologna e dintorni) – Maggio (parte 3)

Uno stronzo che compra il biglietto di un concerto sei mesi prima di solito è lo stesso stronzo che si sceglie la bara in anticipo. Io ho dovuto farlo per non perdere John Zorn all’Arena del Sole e stasera ho avuto la conferma definitiva che non sono tagliato per questo genere di cose. L’unica ragione per cui non abbiamo segnalato l’evento (come un nostro lettore ci ha giustamente fatto notare) è che il concerto era sold-out da settimane, dunque sarebbe sarebbe stata una segnalazione utile giusto a far travasare la bile a chiunque non si fosse premunito ere geologiche fa.
Meglio depotenziare con l’assalto country’n’roll primitivista del folle Blues Against Youth martedì 18 al Nuovo Lazzaretto, buona occasione peraltro per far balotta con gli sbirri che continuano ad accorrere numerosi aizzati dall’intollerante vicinato. Mercoledì appuntamento imperdibile all’Estragon per ogni appassionato di death metal che possa dirsi tale: Deicide e Vader in una sola botta, con i Marduk a fare da spartiacque per una lunga serata in compagnia della musica più bella del mondo.
Il resto della settimana è tutto per il Leviatani & Zanzare, imprescindibile festival psych-doom-noise-psycho-ambient-sludge-core giunto alla quarta edizione con un bill letteralmente straordinario, che potete contemplare in tutto il suo maligno splendore qui sotto; quella di sabato in particolare promette essere una data a dir poco epocale grazie alla paurosa combo RamessesOrhtodoxBen Frost, i primi due in data unica italiana, così come gli allucinanti Year of No Light, direttamente dalla Francia per spappolare timpani e cervelli a strafottere. Per le serate di giovedì e venerdì allo Scalo San Donato l’ingresso è gratuito, mentre per la doppia sabato/domenica al Locomotiv è disponibile un biglietto unico al prezzo di 20 euro; contando che le band sono ventuno in tutto, praticamente la spesa totale è di meno di un euro per gruppo… la distruzione totale e irreversibile di udito e sistema nervoso non è mai stata altrettanto economica…

Detto da MC dell’Emilia, dalle nostre succede ciò che segue. Stasera a Marina di Ravenna apre ufficialmente lo Steve McQueen, cioè la serata del martedì dell’Hana-Bi (il bagno al mare preferito da chi ascolta musica. Live alle 21,30 The Intelligence. Tre parole, amico mio: IN-THE-RED. Nuff said. In alternativa a Savignano, il solito Sidro Club, suonano tali Neanderthals, articolo davanti al nome. Non li conosco ma li immagino.

Sembra che mercoledì e giovedì non ci siano concerti all’orizzonte, quindi potete devastarvi di figa e birra a casa e risparmiare qualche soldo. Nel caso ci sia qualcosa segnalatemelo.

Venerdì sera cercherò di uccidermi per doppiare il concerto di Arto Lindsay a Lugo ed i Black Heart Spaccatemi Il Culo Procession al Bronson, sostanzialmente la data che metterà a riposo il locale fino a settembre. MC li ha detestati a Bologna, dice che fanno poca roba dai primi tre, ma io non ci credo. Se mi rimane qualche energia proverò ad andarmi a vedere Il Teatro degli Orrori sabato 22 al Velvet, giusto per evitare la noia e gli Statuto (che suonano al Rock Planet la sera stessa), oppure parto pure io per una serata doom bolognese. O no. Domenica 23 a pranzo con tutta probabilità andrò a vedere la reunion di Mia Mamma in formazione originale: cappelletti, bollito di carne, patate, magari due cotolette.