L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 4-10 aprile 2011

 

avremmo voluto regalare una di queste a ciascuna di voi ma purtroppo il limitato budget della redazione

 

L’agendina dei concerti compie un anno. Sembra ieri che muovevamo i nostri primi timidi passi eccetera eccetera un anno di traguardi importanti eccetera eccetera ma il regalo più grande siete voi lettori che eccetera eccetera eccetera. Fine delle autocelebrazioni.
Fa un caldo blu e il circo dell’esodo coatto in riviera durante il week-end è ricominciato anzitempo, Marina di Ravenna come Lampedusa in questi giorni, ciò nonostante si prospetta una gran settimana con una serie di appuntamenti da non perdere (quanti e quali decidetelo voi). Si comincia questa sera con una doppia tutta romagnola: al Clandestino i soffianti Cesarians (gratis dalle 22.30) e al Bronson i sensibili Shout Out Louds (quindici euro, dalle 21.30), che a dispetto del nome riottoso sono leggerini leggerini leggerini, comunque da amare a prescindere anche solo perché il primo nome del gruppo era Luca Brasi. Martedì un’overdose di tecnicismo incarognito e virtuosismi a raffica da far scappare via piangendo Yngwie Malmsteen: c’è Mike Stern a San Lazzaro (tutte le informazioni Qui). Se suonate un qualsiasi strumento lasciate perdere: dopo questo concerto correrete a suicidarvi.
Mercoledì è la vostra serata se vi piacciono i gruppi che plagiano i Mogwai a volumi ancora più alti degli originali: God Is an Astronaut al Bronson (21.30, quindici euro) e potete pure dire addio alla vostra scatola cranica. Restando in zona Bologna invece, una sciccheria per i matti fanatici di film di serie Q: i Calibro35 sonorizzano il caposaldo del rape and revenge più sadico e degradante, Milano odia: la polizia non può sparare, al cinema Perla (inizio spettacolo ore 21.30, non so il prezzo). Il fatto è che all’XM24 per la rassegna MeryXM ci sarà un incontro di quelli importanti, un libro che racconta la storia di Bologna attraverso i centri sociali e per quelli che sanno ci sarà da versare calde lacrime e in abbondanza; poi a seguire concerto free jazz di un gruppo di cui personalmente non so nulla a parte che c’è Jacopo Andreini alla batteria, dunque perlomeno imperdibile. Tutto gratis da orario aperitivo.
Ah, per chi ci crede inizia anche il processo Berlusconi-troie (gratis su tutti gli schermi); io ci credo il giorno che lo saprò rinchiuso in una cella di 3 metri per 3, con la casacca a strisce e una grossa palla di metallo al piede, a cercare di difendersi da una mandria di senegalesi malati che lo chiamano Shirley.
Giovedì per le salamandre appuntamento al Locomotiv con il freak altissimo e i suoi Deerhunter (21.30, quindici euro più tessera AICS, unica data italiana, occhio a non evaporare); dovevano anche esserci i Parasytic all’Atlantide ma ora che la Cancellieri caga il cazzo non si sa più, probabilmente lo dirottano all’XM24, more news to come come dicono gli yankee. Venerdì invece c’è di sicuro serata all’XM, tutti i dettagli nel flyer qui sotto. Altra roba: prima serata del Massimo Volume weekend (+ Bachi da Pietra, tutte le informazioni – tranne il prezzo, as usualQui) e i relitti Sigue Sigue Sputnik allo Scalo San Donato (a seguire gran djset nel segno del reducismo più sfrenato, info Qui). Comunque sia, allo Scalo San Donato vedete di non mancare sabato e domenica per Leviatani e Zanzare, ogni anno sempre più bellicoso e paurosamente definitivo del precedente, questa volta c’è pure il Menarca per cui se non è il più grande evento della storia dell’Umanità dopo l’ultima cena allora io non lo  so.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 22-28 novembre

 
XM24 in pieno effetto. La settimana si apre con tre serate tre di fila una dietro l’altra (i dettagli li trovate sul metallurgico e cinereo flyer qui sopra) e si chiude con un eventone di cui parleremo tra una quindicina di righe all’incirca, il tutto nel centro sociale che se solo Fausto Rossi ci avesse messo piede capirebbe perchè i giovani ci entrano come in una chiesa. Inizio intorno alle 22 puntuali e ingresso quattro euro a parte mercoledì che è gratis. Fiore all’occhiello della tre giorni è Steve MacKay con il suo sax belligerante in jam molesta martedì 23, per cui (e mi rivolgo ai più attempati) lasciate perdere i Pooh col negro a Rimini e venite a carbonizzarvi i timpani assieme a noi.
Mercoledì 24 serata imperdibile per i seguaci del psych-prog-metal lisergico con tanti e repentini cambi di tempo: sulle assi del Colorado Cafè (in via S. Isaia 57 a Bologna, nulla a che vedere col programma per dementi su italia1) si esibiranno gli spinellanti Altare Thotemico e i futuribili PropheXy (dalle 21.30, cinque euro), a seguire dj-set funk-dubstep per mandare definitivamente in pappa i neuroni rimasti. Giovedì ci sono i bruttissimi The Pains of Being Pure at Heart al Covo (dalle 22.30, boh? euro) o i messianici Wovenhand al teatro Comandini a Cesena (dalle 21, parecchi euro), ma la serata da non perdere è al CSA Spartaco a Ravenna con i magnifici Chevreuil, ovvero l’equivalente sonoro di quel che si prova dopo aver bevuto una cisterna di caffè, litigato con persone a caso e ucciso a fucilate una scolaresca (dalle 21.30, cinque euro). Venerdì karaoke peso all’Estragon con gli Amorphis in show del ventennale; intellettuali accorrete, aprono gli Orphaned Land (inizio ore 20 puntuali, ingresso ventiquattro euro). Contemporaneamente, al Locomotiv i casinari Buzz Aldrin (dalle 22, cinque euro più tessera AICS) e al Covo quella pazzerellona di Beatrice Antolini (dalle 22, prezzo ignoto ma se dovessi tirare a indovinare direi dodici euro).
E arriviamo così a sabato 27, di nuovo all’XM24 come dicevamo, per una piacevole e rilassante serata in compagnia di John Duncan (dalle 22.30, quattro euro). Per i depravati e i maniaci del cazzo: sappiate che NON si lancerà contro i fili della luce e NON si scoperà un cadavere. Ma la devastazione mentale e uditiva è comunque garantita. Mi dicono che ci sono anche Charlemagne Palestine a Cesena (sempre al teatro Comandini, abbastanza euro) e il Chicago Underground Duo all’Area Sismica (dalle 22.30, boh? euro). Domenica un cazzo.
Dimenticavo: c’è il MEI.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 15-21 novembre

roba da ricchi

Il Bologna Jazz Festival 2010 è entrato nel vivo: per tutta la settimana si potranno sentire i più grandi negri eroinomani rimasti in vita a prezzi da seconda ipoteca sulla casa in locali molto chic. Visitate lo stilosissimo sito ufficiale per tutte le informazioni. Passando a roba accessibile anche a chi deve continuamente vedersela con il rosso a fine mese (e con tutto il resto che divora l’anima), questa sera l’unica valida alternativa a Saviano sono i Brown Wing Overdrive al Clandestino (Faenza, dalle 21.30), ovvero la sonorizzazione di quel che accade dentro la testa dopo aver ingurgitato un’importante quantità di cartoni intrisi di LSD, e senza dover nemmeno cacciare i soldi per i trip: è gratis.
Martedì ci si può far spappolare i timpani al Nuovo Lazzaretto con i pachidermici Black Breath (di spalla i malmostosi Grindine + guest, dalle 21.30, il prezzo lo ignoro ma sarà sui cinque euro), oppure massacrare di legnate qualche bulletto della bassa all’Estragon a un festivalino metalcore dove l’unico gruppo degno sono i Comeback Kid (gli altri sono Parkway Drive, Bleeding Through, War from a Harlot’s Mouth, We Came as Romans e tali Emmure, si inizia alle 19 e l’ingresso costa ventotto euro); c’è anche Sonny Rollins da qualche parte, ma solo leggerne il prezzo costa due euro al secondo quindi lasciamo stare.
Mercoledì 17 si potrà ammirare l’acconciatura nazi-frocesca del cantante dei The Drums; loro suonano al Covo, dalle 22, quindici euro. In piazza Scaravilli invece, gratis dalle 20.30, suona il gruppo del lurido clerk che non crede tu conosca Mark Lanegan se hai un aspetto ordinario. Brutta bestia, l’invidia. All’XM24 come ogni mercoledì c’è la serata MeryXM (gratis dalle 21, e i gruppi non sono male), infine, per chi ha ancora voglia di legnare un energumeno a caso, al Nuovo Lazzaretto planano gli olandesi The New Morality (dalle 22, vedi Black Breath per il prezzo): calci in faccia e mazzate da baseball sulla schiena assicurate in quantità industriali per tutti.
Giovedì è la serata da non perdere per chi ama la musica: Napalm Death, Immolation, Macabre e i nostri beniamini Waking the Cadaver al Sottotetto (inizio ore 20 tassativo, ventotto euro con tessera 2010 gratuita). Se siete a corto di grana e non avete voglia di scarpinare ci sono gli ZEUS! al Farm: sempre di legnate sui denti si tratta.
Venerdì 19 al Bronson gli Shrinebuilder recuperano la data annullata lo scorso aprile per le polveri del vulcano Eyjafjallajökull, e l’attesa non è stata vana dal momento che stavolta ci sono anche i Karma to Burn di spalla. Quindici euro, inizio intorno alle 21.30 e Bastonate dj-set prima, durante e dopo i concerti: annullate tutti gli impegni e venite a bere con Wino e a drogarvi con noi. Sabato ancora in Romagna con l’imbarazzo della scelta: ancora al Bronson per Massimo Volume + Bachi da Pietra (21.30, tredici euro) o al Boulevard di Misano Adriatico per gli Ataraxia (di cui per ora ignoro orari e prezzi)? Quel che è certo è che la data di Ross the Boss + Scott Columbus al Rock Planet è stata ANNULLATA (un vero peccato: poteva essere l’unica occasione per scoprire il vero motivo per cui Columbus non fa più parte dei Manowar, ammesso che la cosa interessi a qualcuno a parte il sottoscritto). Gran finale domenica di nuovo a Bologna per l’unica data italiana dei Burning Love (di spalla LaserGeyser, Cusack, Green River Killer e Chambers, dalle 21.30 prezzo vedi sopra). Ci sono anche gli OvO gratis in tour del decennale da qualche parte; dovevano suonare al Locomotiv, chissà dove li dirottano stavolta. (m.c.)

Aggiornamenti anche dalla Romagna, a ‘sto giro. Stasera c’è DDMMYYY al Bronson di Ravenna a ingresso gratis.  Domani sera al Sidro di Savignano c’è una serata di Luigi Bertaccini sugli AC/DC, in attesa di tali The Situations il giorno successivo  (garage-pop neozelandese + articoli). Lo stesso giorno, cioè mercoledì sera, al Diagonal c’è un gruppo locale di indietronica pesa che si chiama M+A e di cui mi sono innamorato pesantemente a vederli venerdì sera di spalla ai Port Royal.  Giovedì sera a naso sarebbe la sera del Clandestino, invece questi tali Emanuel and the Fear (postpunk-cassa) suonano il mercoledì e ci lasciano il giovedì libero per vedere Annozero o quel che l’è. Il venerdì vi ha già intimato m.c. di venire tutti quanti al Bronson, ma lo diamo per scontato, GIUSTO? Mandateci una mail con le richieste dei vs pezzi macilenti preferiti.  Il sabato tutti in fuckin’ ferie dalle nostre, chè i Cat Claws sono in città.

 

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 8-15 novembre

persuasione

 

 
Promemoria per gli schizzati: questo week-end, come ogni week-end di metà novembre da qualche anno a questa parte, le plasticose pareti dell’hangaresco Palanord ospiteranno l’annuale ritrovo per sociopatici, psicopatici e serial killer mancati noto ai più come Mostra Mercato del Disco & CD, l’El Dorado per i collezionisti di vinile vecchio, la Shangri-La dei cercatori di bootleg più ossessionati e caparbi, la madeleine proustiana per eccellenza per i vecchi bacucchi che ai tempi belli si tiravano le pippe sulle foto di Mina pubblicate su Ciao Amici, ma anche una delle ultime roccaforti rimaste per chiunque si ostini a voler comprare musica incisa su un supporto fisico (che sia CD LP o nastro magnetico è un dettaglio) e, per farlo, voglia uscire di casa e interagire con una persona, fosse anche il più allucinante e monomaniaco dei clerk. Alla mostra del disco ci sono tutti gli spacciatori di supporti fonografici che contano, e anche un paio di quelli che non contano (di solito bancarelle di anziani spaesati che cercano di smerciare improbabili collezioni di liscio o musica leggera italiana salvate in extremis dalla putrefazione in qualche solaio e/o ereditate da qualche lontanissimo parente americano mai conosciuto): c’è il tedesco col mullet e il suo stand di CD di metal classico che da solo occupa più di metà della parete (con accluso ghettoblaster perennemente acceso a sparare senza soluzione di continuità l’opera omnia di Yngwie Malmsteen o dei Warlock), il filiforme Stefano Musso e il suo inesauribile forziere delle delizie dark-ritual-ambient-wave dai paesi più improponibili e sottosviluppati, i due toscani col catalogo integrale della SST a prezzi da seconda ipoteca sulla casa, i metallari milanesi che non mettono mai il prezzo sulla merce (così se vedono che hai la faccia dello sprovveduto ti sparano una cifra assurda) e così via, una girandola di facce che ormai consideriamo parte della nostra infame vita di drogati di dischi. Dalle 10 alle 19 questo sabato e domenica venite a farvi dissanguare insieme a noi (e a Red Ronnie, cliente fisso e affezionato da quando ho memoria).
E ora passiamo ai concerti: inizio col botto questa sera, lunedì 8 novembre, al Nuovo Lazzaretto con i Vibrators in karaoke spinto, assieme a Be-ones e Zona Popolare (dalle 22, il prezzo dovrebbe aggirarsi sui cinque euro). Martedì ci sono i Crystal Castles all’Estragon (dalle 22, venti euro); sappiate giusto che live fanno ancora più schifo al cazzo che su disco, e tanto la studentessa di design con la pettinatura strana che avevate puntato la darà a qualcun altro. Lasciate perdere. Mercoledì c’è Kepi Ghoulie con la chitarrina al Nuovo Lazzaretto, il fatto è che al Sidro Club suonano i Gravedigger 5 (dalle 22, otto euro più tessera random): chiunque si trovi nel raggio di 200 kilometri non ha scuse. 
Giovedì 11 Vasco Brondi suona al Teatro Comunale di Ferrara; noi siamo invidiosi e andiamo a vedere gli Anathema all’Estragon (ventotto euro con The Ocean di spalla, inizio con le galline intorno alle 20.30). C’è anche una seratina low-fi al Modo Infoshop a orario aperitivo e gratis: bella lì.
Venerdì 12 da decisioni irrevocabili: detto che Adrian Belew al Bronson è stato ANNULLATO (ma non disperate e tenete comunque da parte la droga perchè tornerà presto), ci sarà comunque da scegliere tra i Torche all’Atlantide (assieme a Bologna Violenta e Choriachi, dalle 22 e qualcosa mi dice che non si starà larghi) o i Bellini allo Scalo San Donato (a seguire djset funky, gratis fino alle 22.30 poi cinque euro, tessera valida soltanto lì obbligatoria). Sabato 13 l’apocalisse: Einsturzende Neubauten all’Estragon per lo show del trentennale (dalle 22, l’unica cosa che rompe il cazzo è il prezzo: trentadue euro), Cathedral al Rock Planet (dalle 23, biglietto venti euro), Shining (quelli depressi, non i segaioli jazz) al TempoRock (ma non è dato sapere prezzo nè orario, almeno per ora), ZEUS! al Calamita (nel paese dove è nata Orietta Berti, anche qui prezzi e orari top secret) e per finire Age, Giuda e Kontatto all’Atlantide (dalle 22, cinque euro). Domenica non sarà da meno: seconda serata del Neubauten remember all’Estragon (dalle 21, diciotto euro), Tricky al Link (lui ne vuole venticinque) e i punkettini Uncommonmenfrommars al Nuovo Lazzaretto. Pesante.

Aggiornamenti, precisazioni e dubbi

un flyer largo

 
La buona notizia è che il Locomotiv è stato completamente insonorizzato, quindi a Dio piacendo si potrà tornare ad assistere ai concerti senza il coprifuoco di mezzanotte e a volumi anche solo lontanamente udibili, il tutto alla facciaccia del querelante vicinato (tutti quanti dotati di superudito, evidentemente). Quella cattiva è che per rifarsi delle spese sono diventati un circolo AICS, il che significa che toccherà cacciare altri sette euro per l’ennesima tessera senza la quale non si può entrare. Esborso a parte, se tutto va bene e i funzionari dell’ARPA non rompono i coglioni la riapertura è prevista per oggi con la prima serata del Soulville Festival – Bologna meets Bordeaux, di cui potete trovare tutte le informazioni disponibili (scalette, orari, locations, mancano giusto i prezzi) Qui; ma come dire, certezze per stasera non ce ne sono. Toccherà stare in campana. Intanto se vi sentite particolarmente aggressivi potrete comunque cominciare la serata al Modo Infoshop al suono psichedelico e spinellante dei sonic landscapes del Colourful Mountain Duo; è gratis, inizia alle 19 e intanto inaugurano una mostra. Domani tutto confermato all’XM24, e sabato coda dj-istica al Sestosenso, ma tanto saremo tutti al Crash per Alex Paterson e Thomas Fehlmann.
C’è un cambiamento per la serata di domenica 24 al Nuovo Lazzaretto: invece del bagno di sangue che avevamo preannunciato, in cartellone ci saranno “solo” Turbo AC’s e Antares, mentre i Dew-Scented infilati a viva forza in mezzo a robaccia metalcore pare slittino a martedì 26. Anche l’orario di inizio slitta dalle 21 alle 22. Per tutto il resto rimandiamo all’agendina della settimana corrente.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 18-24 ottobre

È già lunedì e io no, per dirla alla Bergonzoni. Sono un po’ a corto di stronzate a ‘sto giro, indi per cui agendina ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali (grazie Daniele Luttazzi, dunque grazie comico americano a caso):
Lunedì 18 ottobre: Seein’ Red + Extortion + Think or Die @ Atlantide (dalle 22, cinque euro), oppure Geoff Farina & Chris Brokaw (concerto segreto, se sapete luogo e ora bene altrimenti cazzi vostri)
Martedì 19 ottobre: Rainstick Cowbell @ Modo Infoshop (dalle 19, gratis)
Mercoledì 20 ottobre: Egle Sommacal @ XM24 (dalle 22, gratis)
Giovedì 21 ottobre: Spleen Flipper, As A Drop of Blood e Herah @ Nuovo Lazzaretto (22, cinque euro), oppure Terence Trent D’Arby @ Bravo Caffè (se volete posti buoni dovete cenare lì, altrimenti gratis da lontano, non si vede un cazzo e si sente benino)
Ancora giovedì e Venerdì 22 ottobre: Soulville Festival “Bologna Meets Bordeaux” @ Locomotiv, XM24, Sestosenso (orari e prezzi vari, dice che le info si trovano Qui ma a me si è impallato il computer e non sono riuscito a controllare; in ogni caso, maggiori indicazioni appena ne trovo)
Sabato 23 ottobreLindstrøm @ Locomotiv (22.30 prezzo non pervenuto), oppure Le Petit Orb @ Crash! (23.30, idem come sopra)
Domenica 24 ottobre l’abbuffata: Turbo AC’s + Dew-Scented + Antares + Devil Sold His Soul + Dine In Hell + Breakfast Wine @ Nuovo Lazzaretto (dalle 21, non so il prezzo, azzardo un cinque-sei euro)

L’agendina dei concerti Emilia Romagna – 11-17 ottobre

Allegria...

 

Nascondete pistole, coltelli, lamette da barba, corde e cavi resistenti di ogni genere, sigillate le prese di corrente e cercate di tenervi lontani dai fornelli: Matt Elliott è in città. E siccome l’uscita del nuovo album – di nuovo a nome Third Eye Foundation dopo un letargo della trip-hoppeggiante ragione sociale durato una decina d’anni (probabile Tanto se ribeccamo nell’immediato futuro se mi girano) – è rimandata al mese prossimo, è più che probabile che questa sortita sia finalizzata ad annichilirci definitivamente con un’ultima letale passata delle sue ‘Songs’; si comincia domani sera in Romagna per una data di cui non so assolutamente nulla a parte che il concerto si terrà a Santarcangelo, il consiglio che posso dare è di contattare l’organizzazione nella speranza di racimolare ulteriori informazioni. Quel che invece è certo è che mercoledì 13 suonerà al Clandestino a Faenza, gratis a partire dalle 22 (giovedì invece sapete dove l’han messo? Al Forum di Assago. Probabilmente per il LOAL) .
Comunque vada, giovedì 14 si torna a desiderare il dono dell’ubiquità: all’XM24 1400 Points de Suture e Night Terrors (dalle 22, quattro euro), al TPO la prima data dei riformati e più pisellanti che mai One Dimensional Man performing the album You Kill Me (dalle 22, dovrebbero stare sui dieci euro), i Calibro35 alle Scuderie (so soltanto che inizia alle 21.30, capace che chiedono anche qualcosa) e perfino il redivivo RAUM riapre i cancelli per ospitare nel suo sciccoso salotto tre live da paura, ovvero Lasse Marhaug, Lorenzo Senni e quel cazzone di Mattin (non azzardatevi ad applaudire al termine del suo set, a meno che non vogliate essere coperti di insulti dal diretto interessato). Se avete una vista portentosa le info al riguardo stanno sul cibernetico sito del locale, altrimenti potete pure cavarvi gli occhi come è successo a me.  Per i più spirituali in bolletta sparata c’è anche Lindo Ferretti alla chiesa di Sant’Agostino a Imola, gratis, dalle 21.
Venerdì il reducismo assume nuovi e inquietanti significati al Covo con i Levinhurst, ovvero il gruppo di Lol Tolhurst e consorte più Michael Dempsey, ovvero lo sfigato che ha suonato il basso in Three Imaginary Boys (e pure portasfiga: finirà poi negli Associates, nei Lotus Eaters e perfino nei Roxy Music di Avalon, tutti gruppi che si scioglieranno poco dopo il suo arrivo); inizio ore 22, per conoscere il prezzo bisognerà interrogare gli aruspici. Magari si riesce pure a fare la doppia: appena finito il concerto di corsa al Decadence, suona Simone Spiritual Front Salvatori. Quindici euro e dresscode obbligatorio, e se va fatta bene si rimedia pure una sega nella dark room. Altrimenti, tutti al Naima assieme a Dente Di Fata a sentire gli Iron Butterfly (venti euro: onesto), o a Reggio Emilia al Teatro Valli per Diamanda Galas (20.30, biglietti da diciassette a trenta euro).
Sabato ancora al Covo con Bologna Violenta (dalle 22, per il prezzo si dovranno decifrare le interiora di animali), altrimenti ci sono i Dillinger al Vidia (coi cafonissimi Cancer Bats di supporto, inizio ore 21.30, biglietti ventidue euro), Paul Di’Anno a Scandiano (dalle 22, l’ingresso dovrebbe stare a sette pidocchiosi euro… siateci!), oppure una bella gragnuolata di zozzo d-beat alla vecchia al Nuovo Lazzaretto con Deathraid + Kontatto (dalle 22, cinque euro).
Domenica ancora Matt Elliott, questa volta al Mattatoio a Carpi. Per chi sopravvive, ci risentiamo settimana prossima.

L’agendina dei concerti Bologna e dintorni – 4-10 ottobre

Celebrate.

 
Oggi è San Petronio. Si potrà festeggiare il patrono della nostra città con una bella gita fuori porta verso sera, magari in direzione Faenza, magari verso il Clandestino, dove intorno alle 22 suonerà (gratis) Liz Green. Comunque in giro non c’è altro. Martedì la scelta è tra farsi triturare i maroni e/o entrare in coma profondo al Covo con le Amiina (dalle 22.30, come consuetudine il prezzo non è dato saperlo ma così a naso sarà sui quindici) oppure spaccare o farsi spaccare le rotule in mezzo al pogo al suono degli arroganti Far From Finished da Boston (dunque menate irlandesi di contorno assicurate) + Kidnappers, Linterno e Le Altre di B (complimenti per il nome ragazzi…): inizio ore 22, prezzi politici. Importante: il concerto avrebbe dovuto tenersi al Blogos ma è stato poi ricollocato al Nuovo Lazzaretto.
Mercoledì dovevano esserci i Uochi Toki gratis all’XM24 ma settimana scorsa è venuto un coccolone al povero Stefano Padovano proprio davanti ai cancelli e il concerto (come del resto tutte le altre iniziative previste nei prossimi 15 giorni) è stato ANNULLATO. Al Nuovo Lazzaretto è ancora tempo di punk rock lercio e malmostoso con i Bulemics; doveva esserci anche quella vecchia scorreggia di Sonny Vincent ma ora non si sa più. Lo scopriremo solo presentandoci in loco dalle 21.30 (il prezzo lo ignoro). Per chi vuole spezzare gli ossicini a qualche moccioso a caro prezzo, all’Estragon per venti euro vi beccate August Burns Red e un altro paio di gruppacci metalcore tutti identici con pettinature orribili e tatuaggi anche nel buco del culo. Dalle 20.
Giovedì calma piatta: potrebbe essere una buona occasione per sconfinare in territorio straniero, per la precisione all’Extra di Recanati, dove suonano gli Shellac accompagnati dai Bellini (dalle 22, diciotto euro). Entrambe le compagini saranno anche venerdì 8 al Locomotiv, stesso orario e stesso prezzo, solo a temperature equatoriali e volume minimo; le medesime condizioni ambientali che si potranno riscontrare, parallelamente, al Nuovo Lazzaretto per Lipstick Vibrators (zozzoni francesi punk rock) e Postalmarket Babies (dalle 22, cinque euro). Comunque vada, poi tutti al SynkLab a drogarsi al suono delle pulsazioni minimal-ignoranti del grande Danilo Vigorito (dalle 24 a oltranza).
Sabato 9 poi ce n’è per tutti i gusti: i nostalgici del post-punk troveranno pane per i loro denti al Farm con i rigidissimi Soviet Soviet (articamente boreali già dal nome), burloni e rednecks tutti all’Estragon per gli Hayseed Dixie (dalle 22, quindici euro), per i thrashers di sedici anni che si vestono come ritardati degli anni ottanta c’è il festival thrash metal a Comacchio, per gli amanti del trash e i rottinculo Immanuel Casto al Locomotiv (dalle 22.30, dodici euro), per i turisti della musica elettronica e i fighetti che la musica elettronica non sanno neanche dove sta di casa Digitalism al Kindergarten.
Domenica si potrebbe pure andare a fare del sano melodic death metal reducismo alla vecchia con i Dark Tranquillity all’Estragon, ma il prezzo un po’ ci blocca: ventisei euro, e ai dischi dopo Damage Done non ho voluto avvicinarmi nemmeno con un palo lungo 30 metri… forse è meglio tenersi i ricordi…