La settimana comincia col trentennale della strage di Bologna per la prima volta disertato dalla rappresentanza politica, privandoci così anche di quel magrissimo risarcimento che poteva essere insultare faccia a faccia qualche pezzo di merda venuto a prenderci per il culo dalle stanze del potere. A Bologna non c’è praticamente nulla, la città è deserta, i locali chiusi, la programmazione estiva in piazze e giardini terminata inesorabilmente allo scoccare della mezzanotte del 31 luglio; pare che il Bolognetti sia aperto, ma da un paio d’anni la gestione fa schifo al cazzo e tanto vale restare in casa a fissare le pareti. Everything still, everything silent, as after the rain. Ci sarà da fare del nomadismo tra Ferrara e la Romagna per intercettare concerti degni di nota; per i fricchettoni irriducibili in tonaca presa alla Caritas e sandalo sul piede lercio si comincia martedì 3 agosto con un appuntamento imprescindibile, ovvero gli spinellanti Sleepy Sun al bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna. L’ingresso è gratuito, la droga ve la dovete portare dalla comune. Mercoledì 4 i riesumati Frigidaire Tango suonano al What Is Rock?, festival nei pressi di Ferrara a entrata libera courtesy of Bersani & soci, che hanno sempre a cuore il divertimento dei giovani (si fa per dire) compagni; la buona notizia è che, a differenza di altre carcasse tornate a far danni senza un perchè (mi viene in mente la scriteriata reunion dei bolsissimi Names, ma l’elenco potrebbe andare avanti per giorni), i Frigidaire Tango sono ancora in ottima forma e la loro esistenza ha un senso anche oltre il contesto del tristo amarcord per reduci bolliti. Per i fan dei Wilco invece ci sono gli Shearwater, ancora al bagno Hana-Bi. Giovedì 5 il gioco si fa duro al Velvet di Rimini con Converge e Kylesa, venti euracci e passa la paura; il problema è che se in questi giorni la temperatura si rialza saranno cazzi amari, il locale è al chiuso e a favore di sole e l’aria condizionata un’utopia. Venerdì 6 di nuovo all’Hana-Bi per una data che ha il sapore del regalo (per i dissociati): nientemeno che i KTL di Steve O’Malley e Pita, gratis e con un impianto all’altezza delle loro manicomiali esigenze. Il consulto dall’otorino poi ovviamente è a vostro carico, ma posso personalmente garantire che saranno i soldi meglio spesi della vostra vita. Sabato ci sono i Voivod in data unica al Rock Planet, che è climatizzato e andrebbe tutto alla grande non fosse che l’impianto di aerazione viene azionato – o NON azionato – seguendo criteri assolutamente randomici; ai Brutal Truth due anni fa andava a tutta birra, mentre mi hanno raccontato che ai Baroness il mese scorso era spento e dentro faceva ancora più caldo che fuori (dove, ricordiamolo, faceva trentasette gradi perdipiù con un tasso di umidità da sfiancare una mandria di tori a Pamplona): giocare alla roulette russa con Christopher Walken, a questo punto, sarebbe meno rischioso. Non mi risulta che ci sia qualcosa in giro domenica.