
la più bella foto che ho mai visto in un sito.
This show represents a triumph of normal people over businessmen, social manoeuvres and celebrities and politicians. This show is a triumph and a recognition of how fundamentally right normal people are.
The average marriage lasts 7 years. The average government lasts 4 years. The life spent of a dog is 14 years. 2 years from now all European currencies will disappear.
Nothing lasts forever except The Ex. Because they are better than love, they are better than money, they are better than politics and they are better than animals.
È un discorso di Steve Albini ad un concerto che celebra il ventennale di attività degli Ex nel ’99. Undici anni dopo, senza dare troppo peso alla cosa, gli Ex tornano nei negozi di dischi con l’ennesimo capolavoro. Steve Albini produce il disco. Dal precedente Turn sono passati sei anni; in mezzo ci sono stati la sensazionale joint venture con Getatchew Mekuria, l’abbandono di GW Sok e qualche centinaio di concerti. Altri ce ne saranno, per ora nessuno in Italia. Catch My Shoe, questo il titolo, è il primo disco con Arnold De Boer alla voce. Nessuna reale evoluzione del suono verso chissà che lidi del cazzo, ovviamente: chitarre secchissime, la batteria di Katrina sparata su ritmi marziali dall’inizio alla fine, incroci di suono che partono dal solito punk rock dritto e percussivo (che continua ad essere la base della loro proposta, con un’onestà ed una dedizione devastanti) e spingono in ogni direzione a cui la band abbia guardato negli ultimi trent’anni, qualche fiato e poco altro. Fatta eccezione per Nomeansno, non esiste alcun altro esempio di una perseveranza così fruttuosa ed eccitante sul mercato discografico, roba che con un colpo di spazzola toglie TUTTA la forfora ad ogni residuato bellico del punk e del postpunk più o meno dark che continua ad arrancare ancor oggi su una giovinezza di creatività esuberante che continuare a sostenere ha sempre più le dimensioni dell’atto di fede. Il tutto la settimana in cui il Pop Group suona a Bologna, m.c. denuncia l’ennesimo reboot di Read&Burn perpetrato da Colin Newman per spillare altri soldi ai fan, Peter Hook viene preso a male parole da Mani per via di quel ridicolo tributo ad Unknown Pleasures e i Gang Of Four annunciano il primo disco di studio dai tempi in cui la Thatcher aveva ancora le mestruazioni. Per mettere tutto in prospettiva e tirare la catena basta spararsi a volumi indecenti un minuto del tutto a caso dal nuovo disco di The Ex. Mentre qualcuno continua a sognare musica che gli cambi la vita, lo staff si concentra su una cosa che lasci la vita così com’è, ma con colonna sonora migliore. Messaggio per tutti gli waver fuori tempo massimo con i jeans attillati e la camicetta che continuano ad ingrassare il fatturato dei sushi-bar milanesi: fatevi in vena QUESTO post punk, se ci riuscite. CONIGLI. (cit.)
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