Filmati che non sono virali ma probabilmente un giorno lo diventeranno: Gabriele Cirilli che imita PSY e canta Gangnam Style ad un programma Rai in prima serata al venerdì sera (condotto da Carlo Conti, tra l’altro).

Gabriele Cirilli è uno di quei comici che non hanno mai fatto ridere nessuno in vita loro eppure sono divenuti famosi in quegli anni (diciamo 2003-2004-2005) in cui andavano di moda i comici che non facevano ridere e pareva che la gente non chiedesse altro (forse per sentirsi meno inadeguata, o magari per sentirsi simpatica citando i tormentoni lanciati dai comici in questione).

Finito il boom dei comici che non facevano ridere nessuno Gabriele Cirilli è purtroppo caduto un po’ nel dimenticatoio, ed allora anni dopo è stato prontamente recuperato da Carlo Conti per la sua trasmissione Tale e Quale Show (altrimenti detta “Carrello dei bolliti” per la quantità di personaggi famosi ormai bolliti che vengono ospitati nella stessa – tanto per dire, nel rooster ci sono perfino Luisa Corna e Flavio Montrucchio, mentre Carlo Conti più che bollito pare ustionato dalle lampade a raggi UVA; Carlo Conti torcia umana) ed ogni venerdì sera dà spettacolo imitando personaggi a caso travestiti da personaggi a caso (peraltro il trick della trasmissione è tutto nel prendere un personaggio bollito, truccarlo da altro personaggio bollito e/o morto e farlo cantare e ballare, per l’ilarità del pubblico in sala ma soprattutto del pubblico comodamente collassato sul divano di casa. Sì, Tale e Quale Show è decisamente meglio del wrestling). Davvero niente male come operazione concettuale di pura avanguardia.

Dopo questa sontuosa apertura che mi son già rotto di scriverla/rileggerla ed allora vado avanti, passiamo al dunque: venerdì scorso Gabriele Cirilli ha imitato PSY ed ha cantato Gangnam Style, regalandoci quello che a memoria d’uomo è forse uno dei momenti televisivi più trash di sempre. Sì ok, ero in esaltazione totale perché avevo appena finito di vedere I Mercenari (tra l’altro uno dei film più belli che io abbia mai visto in vita mia) e poi Gangnam Style è a modo suo un pezzone (ricorda Salta di King Africa e Who Let The Dogs Out dei Baha Men ma è molto più fastidioso, ed in sovrappiù ha una botta techno-trash che fa la differenza – un giorno verrà resa giustizia al genio di PSY anche da parte del pubblico più snob, ne sono certo), però vedere un Gabriele Cirilli assolutamente identico all’originale che canta in coreano maccheronico, balla, si diverte e che finalmente per la prima volta in vita sua riesce a strapparmi grasse risate (e anche strapparci grasse risate, plurale maiestatis perché il delirio di onnipotenza ormai ha preso il sopravvento) non è cosa da poco. Praticamente, Gabriele Cirilli che imita PSY in prima serata su Raiuno è come se la Corea del Nord decidesse di prendersi la rivincita sulla Corea del Sud proponendo un’imitazione del sudcoreano PSY addirittura più credibile e cicciona dell’originale. Devo ancora riprendermi pienamente ma sono fermamente convinto che, qualora volessimo cercare anche un solo motivo per pagare quella ingiusta ed illiberale gabella chiamata “canone Rai”, dovremmo aprire YouTube, cercare il filmato tratto di Cirilli che canta Gangnam Style (meglio se la versione filmata col telefonino, è puro neoralismo anche se non so bene cosa voglia dire il termine “neorealismo”) ed andare avanti col pilota automatico, lasciando che il cervello molli gli ormeggi e vada dove cazzo vuole.

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